"A cosa serve fare i bandi, per far credere ai cittadini di contare, quando poi il nome lo decide sempre la politica?". Una domanda che 14 associazioni e comitati bresciani hanno voluto metter nero su bianco, per ora in un comunicato stampa, dopo che ieri la giunta regionale ha nominato alla presidenza di Arpa Lucia Lo Palo. "Il nome della candidata alla quale esprimiamo il nostro augurio di buon lavoro, era già stato fatto ancora prima della chiusura del bando, fissato all’1 giugno 2023". Il nome di Lo Palo (candidata alle regionali, dell’area Formigoni), infatti, era stato anticipato in un paio di articoli sia ieri mattina, che il 31 maggio scorso, data in cui la rete bresciana stava raccogliendo le ultime delle 587 firme a sostegno di Imma Lascialfari, tra le più attive ambientaliste bresciane, impegnata sul campo sin dall’8 agosto di 20 anni fa, quando in unione con i 48 sindaci della Bassa Bresciana si oppose alla centrale a biogas di Offlaga. "Abbiamo lottato fino all’ultimo. È di ieri (lunedì, ndr) l’ultima pec inviata a tutta la Giunta – spiega Laura Corsini, portavoce del Comitato Cittadini Calcinato - chiedendo di soprassedere dal prendere oggi (ieri per chi legge), decisioni affrettate, informando di ciò anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ovviamente la nostra opposizione non si fermerà qui". Dopo la delusione, nonostante mail ed appelli alla stessa premier Meloni, ora arriva comunque la promessa di andare fino in fondo: "Sarà nostra cura portare questa strana modalità operativa di avere già il nome di una candidata in pectore ancor prima della chiusura di un bando pubblico, nelle sedi opportune".
CronacaArpa Lombardia: Una Nomina Contestata a Brescia