M.G.
Cronaca

Arturo e Maurizio Testa, chi sono i due gemelli bergamaschi coinvolti nell’inchiesta su Toti

Nomi di spicco di Forza Italia, uno lavora in Consiglio Regionale. Il partito li ha sospesi dopo le accuse di corruzione elettorale e l’obbligo di dimora a Boltiere

I gemelli Maurizio e Arturo Testa, sospesi da Forza Italia nell'ambito dell'indagine per corruzione su Giovanni Toti

Milano, 7 maggio 2024 - Un filo dell’inchiesta per corruzione di Genova che ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti porta al cuore di Forza Italia in Lombardia. Tra gli indagati ci sono anche i gemelli Maurizio e Arturo Testa, che hanno ricoperto e ricoprono ruoli di coordinamento per Forza Italia nel Bergamasco. I due fratelli sono accusati di corruzione elettorale commessa al fine di agevolare l'attività mafiosa di Cosa Nostra.  Per loro  è stato disposto l'obbligo di dimora nel Comune di Boltiere (Bergamo).

Chi sono i fratelli Testa

I gemelli Arturo Angelo e Italo Maurizio Testa, nati il 31 agosto del 1959 a Caltanissetta e cresciuti a Riesi, si sono poi trasferiti nella bergamasca, sono considerati rappresentanti della comunità riesina di Genova. Entrambi sono esponenti di Forza Italia in Lombardia. Arturo Testa lavora al Consiglio regionale della Lombardia come collaboratore del gruppo di Forza Italia al servizio del presidente della commissione Territorio Jonathan Lobati, consigliere regionale azzurro eletto nella circoscrizione di Bergamo. Ha iniziato a lavorare nel gruppo all'inizio della nuova legislatura dopo le elezioni regionali del scorso anno con presenza al Pirellone almeno tre volte alla settimana.

Italo Maurizio è stato consigliere provinciale di An a Bergamo e attualmente è consigliere comunale Boltiere per il centrodestra. Nel 2014, era stato anche candidato sindaco a Boltiere, eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 1995, era stato anche vice sindaco dal 2009 al 2011. Attualmente è il coordinatore della circoscrizione provinciale di Dalmine di Forza Italia.

Il partito

Forza Italia fa sapere in una nota della loro sospensione: "A seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi gli iscritti Maurizio Testa e Arturo Testa”. Lo riferisce una nota di FI. Ai due, in concorso con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, è contestato il reato di corruzione elettorale in occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020. “Forza Italia - si legge nel comunicato -, totalmente estranea ai fatti, rivendica i suoi valori garantisti e attende la conclusione delle indagini ed eventuali esiti processuali”.