FABRIZIO CARCANO
Cronaca

Atalanta, missione Gewiss compiuta: cinque anni di lavori, 100 milioni. Lo stile tedesco a Bergamo

Lo stadium demolito e ricostruito in tre tranche. "Modello Borussia Dortmund". A settembre l’inaugurazione: 25mila posti, spalti “verticalizzati” e area shopping

L’Atalanta si è costruita la sua nuova casa senza traslocare Tra meno di due mesi la Dea inaugurerà il “nuovo Gewiss Stadium“ di proprietà, completamente ristrutturato in appena cinque anni di lavori

Bergamo – L’Atalanta si è costruita la sua nuova casa senza traslocare. Tra meno di due mesi la Dea inaugurerà il “nuovo Gewiss Stadium“, di proprietà, completamente ristrutturato in appena cinque anni e tre tranche di lavori separati. Uno stadio da 25mila posti a sedere, situato in pieno centro cittadino, tra le case del popolare quartiere di viale Giulio Cesare, di fatto demolito per tre quarti e ricostruito ex novo, un settore alla volta, con materiali e tecniche innovative, sul modello degli impianti nord europei.

Alla quarta di campionato, alla ripresa dopo la sosta per la nazionale, nel weekend del 15 settembre (non sono ancora stati definiti gli orari), in occasione del match interno contro la Fiorentina, la tifoseria nerazzurra entrerà nella sua nuova casa, completamente ristrutturata dopo un importante investimento quinquennale superiore ai 100 milioni di euro da parte della stessa Atalanta, che nel 2017 ha acquistato lo storico ex stadio cittadino direttamente dal Comune di Bergamo. Un anno e mezzo più tardi sono partiti i lavori di restyling dell’ex Brumana, inaugurato nel 1928, poi diventato stadio Azzurri d’Italia: nel maggio 2019 la simbolica “pinzata“ (in gergo tecnico il primo morso delle gru utilizzate per le demolizioni) della Curva Nord Pisani, il primo dei tre settori demoliti e ricostruiti interamente.

Nell’estate del 2020 è toccato alla Tribuna Rinascimento, mentre dal giugno 2023 si è aperto il più complesso cantiere per l’abbattimento e la riqualificazione della Curva Sud Morosini, del settore ospiti e dei Distinti Sud, oltre che per la realizzazione del parcheggio interrato adiacente e di tutte le opere di urbanizzazione previste dal piano attuativo. Cinque anni di lavori dalla prima “pinzata“, cinque anni in cui l’Atalanta è riuscita – sfruttando i cantieri estivi, perfettamente calibrati a livello di tempi di realizzazione dei lavori – a giocare sempre in casa, disputando appena quattro partite (tutte nel 2019) lontano da casa, tra Reggio Emilia e Parma.

Un perfetto piano sincronizzato di lavori e investimenti, per regalare a Bergamo e ai tifosi nerazzurri uno stadio simile a quelli tedeschi ammirati agli ultimi Europei. Un Gewiss con settori interamente coperti, illuminazione potenziata, spalti “verticalizzati“ e avvicinati al campo, per aumentare il comfort e la visibilità agli spettatori, attaccati al terreno di gioco, aumentando l’effetto sonoro del tifo.

In questo mese di luglio, con la Curva Sud ormai pronta, sta venendo montata, sulla tribuna Rinascimento, “l’americana“, l’imponente struttura in acciaio a sostegno del nuovo impianto di illuminazione. L’ultimo tassello per uno stadio sul modello di quello del Borussia Dortmund, concepito per rendere i tifosi “dodicesimo uomo in campo“, e dotato di spazi commerciali sotto l’impianto, che hanno rivitalizzato l’intero quartiere adiacente di viale Giulio Cesare.

«Lo stadio rappresenta la casa dell’Atalanta e vederlo di anno in anno migliorare per noi è stato straordinario: sta venendo spettacolare", ha spiegato mercoledì l’amministratore delegato nerazzurro, Luca Percassi. Sottolineando: "Penso che per tutti i bergamaschi questo nostro stadio sia motivo di grande orgoglio. Questo risultato è figlio di un progetto iniziato tanti anni fa e di un grande lavoro di qualità portato avanti: come Atalanta siamo emozionati e soddisfatti".