FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Autista aggredito con un’ascia a Bergamo, l’allarme del sindacato: “Non si può andare a lavoro e rischiare così tanto, potenziare le tutele”

L’episodio avvenuto sulla linea Atb per l’aeroporto, il responsabile bloccato dalla polizia. Fit Cisl chiede un Osservatorio provinciale per monitorare i casi e studiare interventi

Ennesima aggressione ai danni di un conducente di mezzi pubblici

Ennesima aggressione ai danni di un conducente di mezzi pubblici

Bergamo – Ancora un’aggressione al personale del trasporto pubblico. Un autista sul pullman Atb per l’aeroporto di Orio al Serio è stato minacciato con un’ascia. Solo la sua prontezza ha evitato conseguenze gravi. La notizia è stata diffusa dalla Fit Cisl. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando l’autista, mentre stava compiendo la solita tratta dalla città all’aeroporto, si è imbattuto in un ciclista che ha attraversato improvvisamente la strada costringendolo a frenare bruscamente. Poteva essere finita li. E invece no perché il ciclista si è fermato davanti all’autobus. Oltre a bloccare la strada all’improvviso, ha estratto un’ascia e si è avvicinato al finestrino urlando minacce all’indirizzo dell’autista, che poco dopo ha ripreso la sua corsa velocemente. Giunto all’aeroporto, il conducente ha contattato il 112 per denunciare l’accaduto e una pattuglia della polizia è intervenuta bloccando l’aggressore.

Pasquale Salvatore, segretario generale Fit Cisl Bergamo, ha definito l’episodio agghiacciante: «Mi chiedo se sia normale che una persona vada a lavorare e possa rischiare così tanto! Nel caso specifico, le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente e l’azienda ha dato la massima disponibilità rispetto alla visione dei filmati prodotti dalle telecamere di bordo a tutela dell’autista stesso. Serve potenziare gli strumenti di tutela legale per queste figure e un vero e proprio Osservatorio provinciale che includa parti sociali, Agenzia del Tpl Bergamasco, aziende, forze dell’ordine e comunque tutti gli attori interessati in modo da poter monitorare, analizzare e intervenire tempestivamente e preventivamente rispetto alle sempre nuove casistiche. Fit Cisl conferma il suo impegno teso a evidenziare e sensibilizzare rispetto a questi argomenti che, come sappiamo, non sono di facile soluzione».

«L’argomento è sicuramente complesso – conclude il segretario generale Fit Cisl – e non ci piace banalizzare, tuttavia l’invito è a mettere in campo azioni chirurgiche, studiate e concrete, finalizzate a una maggiore tutela per tutti i lavoratori del trasporto pubblico, e strumenti di monitoraggio dei vari casi sempre più precisi, un osservatorio può essere uno di questi».