Sarnico (Bergamo) – Ha rimediato la frattura del setto nasale, varie ecchimosi sul volto e sull’orecchio. Al pronto soccorso dell’ospedale di Iseo gli sono stati riconosciuti sette giorni di prognosi, da valutare in un secondo tempo, e prescritta una visita dall’otorino. "Ne avrò almeno per una ventina di giorni”, racconta l’autista di pullman della compagnia di trasporti Arriva, vittima ieri di un’aggressione da parte di due, forse tre giovani che avevano cercato di salire sul bus senza pagare il biglietto. È successo nel primo pomeriggio a Sarnico. L’autista vittima dell’aggressione ha 55 anni, da oltre trenta guida. Il prossimo anno potrebbe andare in pensione. È sposato e vive a Villongo.
"Io ero fermo con il mio pullman vicino al comune di Sarnico. Dovevo andare a Tavernola e poi verso Bergamo. Ero sceso per controllare i biglietti. Ad un certo punto il primo del gruppo – spiega – mi ha dato una testata mentre un altro o forse altri due hanno iniziato a picchiarmi. Quando sono caduto il gruppetto si era giù dileguato. Volevano salire senza pagare il biglietto. 3,60 centesimi. Uno degli aggressori è stato fermato dalla Polizia locale, subito intervenuti assieme ai carabinieri. Comunque domani (oggi, ndr) andrò dai carabinieri per la denuncia".
Sono state avviate le indagini per risalire al complice o ai complici del fermato. Un contributo per individuare gli altri potrebbe arrivare dalla visione delle immagini delle telecamere: quelle sul pullman e quelle comunali. "Ancora una volta una tragica aggressione a un autista, è semplicemente inaccettabile – commenta Pasquale Salvatore, segretario generale di Fit Cisl Bergamo -. Ci chiediamo dove siano le istituzioni e quale iniziative abbia messo in campo l’azienda Arriva per evitare a queste situazioni. A Bergamo c’è una vera e propria emorragia di autisti, sia per fattori economici, ma anche e soprattutto per questi motivi. Mancano più di 100 autisti tra tutte le aziende del settore".
Il trasporto pubblico è un servizio "essenziale – continua il sindacalista – ed è un diritto di tutti i cittadini poterne fruire i benefici. Ci rammarica che questi episodi accadano ancora sulle tratte extraurbane", come i colleghi malmenati a Clusone e Orio al Serio, qualche tempo fa. "Da tempo chiediamo – conclude Salvatore – chiediamo un tavolo provinciale sulla sicurezza congiunto con politica, aziende e forze dell’ordine al fine di poter organizzare presidi mirati a tutela dei lavoratori e dell’utenza".