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di Francesca Magni
Grande soddisfazione per il bilancio di Avis comunale Bergamo che chiude il 2019 con 6.715 donazioni, 3.365 donatori attivi, 588 nuove iscrizioni e 224 prime donazioni (+29%). Rispetto al 2018, il numero delle donazioni è aumentato del 2,49%, così come il numero dei soci donatori attivi che, nel 2019, sono cresciuti del 3,8%. Un buon aumento lo si è riscontrato anche nel numero dei nuovi iscritti, che sale a +26, e degli aspiranti che hanno fatto la loro prima donazione (+29).
Sale anche il numero di donazioni dei gruppi rionali e aziendali: sono state, infatti, raccolte 86 sacche in più rispetto al 2018. "I dati del 2019 sono buoni – spiega il presidente Roberto Guerini – Anche il 2020 era iniziato con cifre promettenti smentite, come ci si poteva aspettare, da un arresto in concomitanza con la diffusione del Covid-19. Ma i numeri ora sono tornati a salire riscontrando anche intenzioni di nuove iscrizioni. Ciò che fa la differenza sono la continuità e la regolarità delle donazioni. Ricordo inoltre, che la disponibilità di sangue sicuro è fondamentale per i trattamenti, per gli interventi urgenti, per il supporto di complesse procedure mediche e chirurgiche".
Numeri, dunque, che fanno ben sperare e che spingono le Avis comunali ad impegnarsi sempre di più nel sensibilizzare i cittadini, soprattutto le nuove generazioni, sull’importanza del dono del sangue e del plasma, specialmente a margine dell’esperienza degli ultimi mesi. Numerose le attività e le manifestazioni di sensibilizzazione realizzate infatti con collaborazione con associazioni sportive, istituzioni e scuole. Nell’anno 2018-2019 Avis Bergamo ha raggiunto circa 1. 250 alunni, con lezioni contraddistinte da una c
corretta informazione sui giusti comportamenti di vita, per evitare pericoli e mantenere uno stile di vita sano e attivo, e con il concorso “Il dono del sangue“. Di grande impatto anche la campagna per sensibilizzazione al dono del plasma, poiché i numeri registrati a dicembre 2019 erano ancora troppo bassi per soddisfare il fabbisogno nazionale. Il presidente Guerini ha ricordato anche il “World blood donor day“, che si sarebbe dovuto svolgere il 14 giugno, per la prima volta nella storia in Italia, con una folta programmazione di attività e azioni nelle piazze. Tutte le iniziative programmate in tutto il mondo sono state sospese e, come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’Italia avrà la possibilità di recuperare ospitando l’evento globale nel 2021.
"Ringrazio tutti i nostri associati e tutti i cittadini – conclude Guerini – che hanno contribuito con grande generosità, anche destinandoci il 5x1000 per aiutarci a realizzare tutte le nostre iniziative e campagne di sensibilizzazione".