Bergamo – Minori, uno 15 anni, l’altro 14, ma con atteggiamenti da adulti. Anche nel compiere le tre rapine messe a segno tra il 9 e l’11 giugno, nascondendo il viso con il passamontagna. A smascherarli i carabinieri della Compagnia di Treviglio. Entrambi indagati, sono già noti per essere stati denunciati per reati contro il patrimonio. Il 15enne ora si trova sottoposto all’obbligo di permanenza in casa, mentre il 14enne, origini nordafricane, risulta irreperibile, trasferitosi nel Paese di origine.
Il primo episodio il 9 giugno 2024, quando il padre di un adolescente di 13 anni si è recato alla stazione carabinieri di Treviglio per denunciare il tentativo di rapina subito dal figlio nel pomeriggio: il tredicenne si trovava in piazza Setti a Treviglio in compagnia di un coetaneo quando è stato avvicinato da un giovane di origini nordafricane che pretendeva un euro. Alla risposta negativa lo colpiva ripetutamente al volto. La vittima è inizialmente era riuscita a difendersi e divincolarsi prima di essere nuovamente raggiunta e picchiata di nuovo dal rapinatore, riuscendo solo alla fine ad allontanarsi. Accompagnato dai genitori al Pronto soccorso, il 13enne se l’era cavata con alcune escoriazioni e contusioni.
La denuncia effettuata da suo padre, però, è stata cruciale per dare il via alle indagini che hanno consentito di identificare l’aggressore, e anche il suo complice in altri due episodi di violenza. La visione delle telecamere di videosorveglianza, che non ha fornito elementi di rilievo per giungere alla identificazione degli autori, ha consentito agli inquirenti di vedere, pur da lontano, la dinamica dei fatti come descritta dalla vittima.
A commettere la rapina di piazza Setti è stato il quattordicenne di origini nordafricane, con analoghi reati alle spalle che è per questo stato ulteriormente deferito alla procura dei minori.
Non solo: ulteriori indagini hanno consentito di attribuire al ragazzo anche la rapina consumata il giorno seguente, il 10 giugno, in via Tasso, ai danni di un tredicenne del posto, minacciato con un coltello e sottratto del portafogli con 7 euro. Con il 14enne nordafricano ha agito, anche un complice, poi identificato in un quindicenne trevigliese, colto in flagrante a sua volta nella rapina avvenuta la sera dell’11 giugno ai danni di tre quattordicenni in via De Gasperi, sempre a Treviglio e arrestato dai carabinieri coadiuvati da un agente della Penitenziaria in abiti civili che avevano notato i baby rapinatori con passamontagna dirigersi verso le vittime.