Bergamo, 18 gennaio 2025 – Il Comune di Bergamo ha sporto denuncia-querela contro Antonio Porto, segretario generale nazionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia, per falsa testimonianza resa davanti alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19.
"La denuncia, deliberata dalla Giunta comunale e inviata alla Procura di Roma si riferisce a dichiarazioni rilasciate da Porto il 19 novembre 2024 nella Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid, in cui avrebbe falsamente affermato che durante l'emergenza sanitaria del marzo 2020, i camion militari che trasportavano le bare da Bergamo avrebbero trasportato solo una bara per mezzo, al fine di creare un'immagine di forte drammaticità”, ha spiegato il Comune di Bergamo.
Le foto fecero il giro del mondo
L'assessore Giacomo Angeloni, delegato dalla Giunta, contesta questa versione dei fatti, fornendo prove documentali e fotografiche che dimostrano il trasporto di un numero significativamente maggiore di bare per camion. Queste prove includono decreti di autorizzazione al trasporto, documentazione fotografica e testimonianze di altri funzionari comunali presenti. Il 18 marzo 2020 partirono infatti dal cimitero di Bergamo otto camion militari con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti. La foto e il video scattati in quel giorno da un balcone di via Borgo Palazzo da uno steward di Ryanair fecero il giro del mondo.
Angeloni: “Giorni drammatici”
“Questa vicenda - evidenzia l'assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni - riporta alla luce il dolore di Bergamo in quei giorni drammatici, e non rispetta la dignità delle vittime oltre che l’operato delle istituzioni che in una emergenza inimmaginabile hanno fatto fronte e a cui va il nostro ringraziamento. Ero presente personalmente quella sera del 18 marzo 2020, come in tutte le altre occasioni di trasferimento di defunti dal cimitero ad altri forni crematori. La scelta del trasferimento delle salme si era resa necessaria in quanto il nostro forno crematorio poteva gestire le cremazioni di 27 feretri nell’arco delle 24 ore, e il numero di morti era 4 volte superiore alla media. In ogni occasione in cui è stata negata la verità, il Comune di Bergamo ha scelto di rivolgersi alla magistratura”.
La denuncia-querela
“Le dichiarazioni rese da Antonio Porto il 19 novembre davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta si appalesano false e mendaci e tese tra l'altro a sostenere, altrettanto falsamente, che le operazioni di trasporto a mezzo dei camion militari sarebbero servite per indurre la popolazione a prestarsi alla inoculazione del vaccino contro il Covid, oltre che per soggiogare la popolazione al lockdown” si legge in un passaggio della denuncia-querela.
Familiari delle vittime: “Grazie a comune di Bergamo per aver difeso verità”
"Ringraziamo il Comune di Bergamo che, con la querela nei confronti di Antonio Porto, intende difendere la verità e la memoria dei nostri cari" ha fatto sapere il direttivo dei familiari delle vittime del Covid-19 dell'associazione 'Sereniesempreuniti'. "Da ormai 5 anni siamo gli unici a portare avanti la memoria di quanto accaduto in Bergamasca e in tutta Italia. Anche la nostra associazione è stata sentita in commissione parlamentare e non possiamo accettare che persone che non hanno vissuto il nostro dramma rilascino dichiarazioni tendenziose in sedi così importanti", sottolinea il direttivo dell'associazione. "Prendiamo atto e accogliamo con soddisfazione l'azione di denuncia da parte del Comune di Bergamo che in questo modo e finalmente si è reso garante del rispetto della memoria delle vittime e dei familiari, che ancora oggi, dopo 5 anni, chiedono quella verità e giustizia negate da troppi tribunali", ha detto Consuelo Locati, del team dei legali che seguono i familiari nelle sedi penali e civili.