MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo è Cult!. Il nuovo polo multiculturale

L’inaugurazione dopo i lavori a Palazzo della Libertà. La gestione delle attività all’associazione Lab80.

Il taglio del nastro per il restauro di Palazzo della Libertà

Il taglio del nastro per il restauro di Palazzo della Libertà

Uno spazio rinnovato, un polo culturale multidisciplinare in cui cinema, arti visive e performative si incontrano per dare vita a un’offerta ricca e inclusiva, uno spazio aperto alla città e alle sue energie creative. Un nuovo capitolo si apre per il Palazzo della Libertà di Bergamo, uno degli esempi più significativi dell’architettura bergamasca del ‘900 a firma dell’architetto Alziro Bergonzo, nato come sede del partito nazionale fascista (ex Casa Littoria), poi carcere e in seguito, dopo la caduta del regime, passato al Demanio che ne destinò gli spazi a uffici statali (quindi, dagli anni Sessanta, la Sala della Vecchia Guardia venne trasformata in auditorium con Lab 80 film che portò qui il cinema).

Ieri mattina, alla presenza delle massime autorità cittadine, è stato inaugurato il rinnovato spazio che porta con sé il nuovo nome di Cult! Diffusione culturale. I lavori hanno interessato principalmente la Sala dell’Orologio e l’auditorium. Il Comune di Bergamo ha assegnato all’associazione Lab 80 film la gestione e la programmazione delle attività culturali dall’1 gennaio 2026 al 31 dicembre 2034, prolungando di fatto l’attuale incarico di gestione degli spazi, previsto dal progetto presentato a Fondazione Cariplo.

"Questa trasformazione di Palazzo della Libertà – ha sopiegato la sindaca Elena Carnevali – si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio architettonico della città, rendendo l’edificio un punto di riferimento della scena culturale. Non solo una casa per il cinema, ma anche un ambiente che favorisce l’incontro tra diverse espressioni artistiche". L’auditorium conta ora 248 posti a sedere e un palco, sovrastato dal nuovo schermo di 11 metri di base, che arriva a filo della platea.

La Sala dell’Orologio, adeguata nell’acustica attraverso l’installazione di pannelli e tendaggi fonoassorbenti, ospita 99 sedute non fisse e uno schermo a tutta parete, rendendo lo spazio adatto a incontri, conferenze, installazioni, mostre e arti performative. La proposta di Cult include la programmazione generale di sala firmata Lab 80, con una selezione di film di ricerca, anteprime, retrospettive e rassegne tematiche.

A maggio è previsto un evento, con la presentazione di una video installazione sulla facciata del palazzo, basata su contenuti audiovisivi tratti dall’Archivio Cinescatti. Confermati la 43ª edizione di Bergamo film Meeting (ha preso il via ieri), Bergamo Jazz (20-23 marzo) con le lezioni per ragazzi e Festival Danza Estate. A breve si trasferirà nel nuovo polo culturale anche la rassegna BergamoScienza.