MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, il Tar sospende la chiusura della sala slot

Applicato l'articolo sbagliato del testo unico: il Tar della Lombardia ha congelato la sanzione disposta dal Comune

Un locale con le macchinette da gioco

Bergamo, 26 settembre 2019 - Il Tar della Lombardia ha congelato la sanzione disposta dal Comune di Bergamo nei confronti di una sala videolettery cittadina, alla quale era stato ordinato di sospendere l’attività una settimana, dal 9 al 15 ottobre, per la violazione del regolamento comunale sul gioco d’azzardo.

Nel decreto urgente firmato dal giudice Bernardo Massari del tribunale amministrativo si legge che «il Comune appare aver posto a fondamento del provvedimento impugnato l’articolo 17 quater» del testo unico di pubblica sicurezza «anziché l’articolo 10 del medesimo decreto». Una «erronea presupposizione» che «ha prodotto i suoi effetti distorsivi anche nella determinazione della sanzione erogata, non consentendo un’adeguata graduazione della sospensione». La chiusura del locale è stata quindi momentaneamente sospesa dal Tar, in attesa della camera di consiglio, in programma il 24 ottobre, in cui il caso sarà esaminato nuovamente. Bergamo è il Comune con il regolamento più innovativo nel contrasto al gioco d’azzardo: distanze da luoghi sensibili e limiti di esercizio orario. E sanzioni per chi non rispetta il regolamento, che si propone di ridurre il fenomeno intervenendo su più fronti: vengono tutelate innanzitutto le fasce orarie tradizionalmente dedicate alle relazioni interpersonali e familiari, imponendo la chiusura delle sale slot e vietando la vendita dei vari Gratta&Vinci negli esercizi che si trovano nel raggio di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili (come, per esempio, le scuole) tra le 7,30 e le 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. Si salvano solo Bingo (prevale l’aspetto socializzante), oltre che totocalcio e lotto, considerati privi di spinte compulsive. Nel mirino anche i messaggi che incentivano le puntate: non si possono ostentare in vetrina le vincite. Stop anche a insegne luminose e altri lustrini, che rischiano di attirare come lucciole i giocatori.