
Una festa al Bolgia
Osio Sopra (Bergamo), 24 dicembre 2019 - Il Tar di Brescia ha confermato la sospensione della chiusura del Bolgia. La discoteca di Osio Sopra aveva ricevuto il 16 novembre un provvedimento di chiusura (25 giorni) dal questore di Bergamo Maurizio Auriemma, "nell’ottica di una tutela dei giovani e giovanissimi frequentatori della discoteca", dopo un servizio di Striscia la notizia. Le telecamere del tg satirico già in passato si erano infilate nei trafficati corridoi del locale, tempio della musica techno, preso d’assalto ogni fine settimana da migliaia di giovani.
Le immagini mostravano "proposte di vendita di sostanza stupefacente nelle immediate vicinanze dell’ingresso rivolte a giovani avventori in procinto di accedere alla discoteca, oltre a essere documentato il consumo indisturbato di droga all’interno della sala da ballo – per usare le parole della Questura –. Un servizio che ha suscitato viva preoccupazione tra la popolazione, anche in considerazione della giovane età dei frequentatori della discoteca". La polizia aveva preso come riferimento un altro servizio di Striscia, il 31 maggio 2017, che aveva evidenziato "le medesime problematiche", così come un controllo dei carabinieri di Treviglio del maggio 2018, che aveva portato al sequestro di 50 grammi di marijuana, hascisc, cocaina e droga sintetica. Il titolare della discoteca, Tonino Vecchi, attraverso il legale Benedetto Maria Bonomo, aveva presentato ricorso al Tar.
Il 21 novembre il presidente del Tar aveva sospeso il provvedimento con la formula dell’"inaudita altera parte", ossia perché preso senza contraddittorio. Nelle scorse ore l’intero collegio dei giudici, sentite le parti, ha confermato la sospensione. Il Bolgia può quindi rimanere aperto. "Siamo soddisfatti della decisione, dimostra che le fonti usate dal Questore non erano attendibili e che la giustizia in Italia funziona – ha commentato Vecchi –. È impensabile supporre e pensare che sulla base di una trasmissione satirica peraltro artefatta si disponga la chiusura di un esercizio commerciale presente sul territorio da 18 anni, con 54 dipendenti a carico e sempre in prima linea nella prevenzione e sensibilizzazione in tema delle problematiche giovanili. Ringrazio l’avvocato Bonomo, ora possiamo continuare a lavorare bene come abbiamo sempre fatto". Nei prossimi giorni saranno noti i dettagli dell’ordinanza del Tar e si sapranno le circostanze della decisione del tribunale amministrativo di Brescia. Da quando è arrivato a Bergamo, lo scorso 26 marzo, il nuovo questore ha già disposto la chiusura, per diversi periodi di tempo, di 17 locali tra Bergamo e provincia. I motivi sono sempre gli stessi: somministrazione di alcol a minorenni, litigi, risse, o ancora musica sparata a tutto volume dopo gli orari stabiliti.