
Gli inquilini delle case Aler chiedono aiuti economici e lavori di ristrutturazione
Bergamo - Non sono giorni sereni, quelli che stanno trascorrendo i circa 8mila inquilini delle case Aler di Bergamo. A turbare i sonni dei residenti, l’annunciato aumento del 70% dei costi del gas.
"Aler ha fatto sapere che a partire da gennaio 2023 aumenterà le spese del riscaldamento per gli inquilini, con un aggravio di circa 1.500 euro in media l’anno", si legge in un volantino diffuso in questi giorni dal sindacato dell’Unione Inquilini Bergamo. Per questo, i residenti delle case Aler del capoluogo minacciano di non pagare e promettono di organizzare presto una manifestazione di protesta.
Ad aggravare la situazione , secondo il sindacato, il fatto che le condizioni abitative sarebbero peggiorate negli ultimi anni. Ma ai già noti problemi, più volte denunciati dai residenti - incuria, mancanza di manutenzione e percezione di insicurezza -, ora si aggiunge il tema dell’aumento dei bollettini. "Che - denuncia sempre il sindacato -, sommato alle altre spese condominiali e all’affitto, rischia di far incorrere in debiti tantissime famiglie", con all’orizzonte possibili "distacchi di luce e gas o addirittura sfratti".
Ad Aler viene avanzata una richiesta precisa: un contributo economico per abbassare le spese di riscaldamento sul bollettino, accompagnato da interventi di manutenzione ed efficientamento energetico. "Fronti sui quali c’è un immobilismo pressochè totale - accusa Ezio Locatelli, presidente dell’Unione Inquilini Bergamo -. Quasi il 20% delle famiglie versa in condizioni di morosità incolpevole, senza interventi questa quota è destinata ad aumentare notevolmente, considerando che anche il fondo di solidarietà è già stato decrementato".
Replica il presidente di Aler Bergamo, Lecco e Sondrio, Fabio Danesi: "Basta guardare la televisione e leggere i giornali per capire che il problema è a livello nazionale, ma ad ogni modo sono pronto e disponibile al confronto. Per quel che mi riguarda, non è urlando e manifestando che si risolvono i problemi. Stiamo lavorando e ragionando sul tema, tant’è che il 24 ottobre ho indetto una riunione con le sigle sindacali e i rappresentanti degli inquilini". Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta. "Chiederò a Regione Lombardia di trovare i fondi sufficienti per coprire, almeno in parte, l’aumento del costo delle bollette. È una questione di giustizia sociale e di rispetto: prima si sistemano i condomini, poi forse si raddoppiano le bollette".