
Letizia Laura Bossetti, sorella di Massimo, ripresa da Matrix
Terno d'Isola, 25 febbraio 2015 - Non si arrende. È stata brutalmente picchiata (l’episodio più violento dei tre che ha subito). È dolorante, con tre costole fratturate, altrettante incrinate, un sospetto trauma cranico, un occhio lesionato. È terrorizzata. Ma Laura Letizia Bossetti è pronta come sempre a difendere la sua convinzione: Massimo Giuseppe, il fratello gemello, è del tutto estraneo alla morte di Yara Gambirasio. Il suo è un atto di fede, non solo di amore fraterno. «Continuo a credere nell’innocenza di mio fratello. Non mi arrendo. Rimango ferma nella convinzione della sua completa innocenza. E non solo perché è mio fratello. Spero che un giorno a Massimo credano tutti, come gli crediamo noi». Anche ieri mattina Laura Letizia ha raggiunto il condominio di Torre d’Isola dove vivono i genitori, il viso segnato dai colpi, un collarino stretto al collo. È intervenuto l’avvocato Benedetto Maria Bonomo. La Santrano Security (un’agenzia che già collabora con il legale) ha iniziato a vigilare sulla incolumità della famiglia di origine di Bossetti. Bonomo commenta la ricomparsa di televisioni e fotografi: «Invito a non sostare sotto casa perché questo può intralciare sia il lavoro dei carabinieri, che sono costantemente impegnati, sia quello della vigilanza».
Anche se qualche particolare (la vittima costretta a sfilarsi il giubbotto e togliere gli stivali) potrebbe non fare escludere la rapina, i precedenti e l’accanimento contro Laura Letizia Bossetti, che non si era mai manifestato in passato, inducono a credere a un’aggressione mirata. Attorno alle 13 di lunedì la donna è scesa a ritirare la posta dei genitori. Due uomini mascherati con passamontagna si sono avventati su di lei minacciandola con un taglierino. Laura Letizia è stata costretta a risalire sull’ascensore che è sceso nel seminterrato del palazzo. Lì è iniziato un pestaggio senza pietà. Oggi, a Roma, la prima sezione della Cassazione discuterà l’istanza di scarcerazione che il difensore Claudio Salvagni ha presentato per Massimo Giuseppe Bossetti.