FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Dalmine, botte al Bobadilla: condannati due buttafuori

Un terzo addetto alla sicurezza, assolto, ha denunciato un cliente del locale

Discoteca (repertorio)

Bergamo, 6 ottobre 2021 - I fatti risalgono alla sera del 12 maggio del 2018. Il reato contestato è lesioni personali. A processo tre addetti alla sicurezza del locale. Discoteca Bobadilla, a Dalmine, un locale storico (da qui sono passate alcune delle stelle del jazz mondiale) dove poter trascorrere una serata in tranquillità, anche ballando. E dove l’atmosfera che si respira mischia classico e moderno. Occorre precisare che in questa vicenda i titolari del “Boba“ sono estranei. È tardi. Vicino all’ingresso del locale ci sono gli addetti alla sicurezza, che lavorano per un’agenzia esterna. Si avvicina un cliente, L.M., 50enne di Curno (parte civile al processo) e uno degli addetti gli chiede il pass per uscire.

L’uomo rifiuta, non vuole mostrarlo. Alla nuova richiesta, il cliente si altera. Volano parole, ingiurie. I toni si fanno sempre più minacciosi, si passa alle mani, sono momenti concitati. Nella colluttazione uno dei responsabili alla sicurezza, M.F., 31 anni, viene colpito da un pugno al labbro (che gli ha procurato una contusione, medicata al pronto soccorso) sferrato dal 50enne. La situazione prende una brutta piega, tanto che l’addetto chiama in suo aiuto un collega, D.C., 40 anni. Quest’ultimo immobilizza da dietro il cliente, stringendolo, e lo porta fuori dalla discoteca per cercare di calmarlo. Ma anche all’esterno gli alterchi e le ingiurie continuano, arriva una terzo addetto alla sorveglianza per porre fine alla colluttazione.

Dopo tre giorni il 50enne si reca al Pronto soccorso dell’ospedale perché lamenta un problema alla mandibola e alla carotide, possibile conseguenza della presa. Il certificato parla di tre giorni di prognosi. Si arriva al processo. Ieri mattina la sentenza con il giudice Donatella Nava che ha condannato due degli addetti alla sicurezza del locale, M.F. e il collega D.C. (entrambi assistiti dall’avvocato Luca Del Bue) alla pena di cinque mesi (l’accusa ne aveva chiesti sei) oltre al pagamento delle spese processuali. Non è stato possibile visionare le immagini delle telecamere del locale. Concessi i benefici della non menzione e della sospensione condizionale della pena subordinato al pagamento della provvisionale. I due imputati dovranno pagare alla parte civile, L.M. (assistito dall’avvocato Walter Gentili) 2mila euro. Assolto il terzo addetto alla sicurezza. Intanto uno dei tre imputati, M.F., quello che è stato colpito da un pugno, ha denunciato a sua volta il 50enne, e per questo episodio si andrà a processo.