REDAZIONE BERGAMO

Braccio di ferro sulla nuova autostrada

TREVIGLIO L’iter della costruenda autostrada Bergamo-Treviglio prevista fin dal 2002, varata dalla conferenza dei servizi nel 2012 e con l’ok della...

Braccio di ferro sulla nuova autostrada

L’iter della costruenda autostrada Bergamo-Treviglio prevista fin dal 2002, varata dalla conferenza dei servizi nel 2012 e con l’ok della Giunta regionale e di Cal nel 2023, è pieno di contraccolpi fra il sì e il no alla realizzazione: un intenso e annoso dibattito, divenuto più vivace ora, a causa di recenti notizie. Sette Comuni sui 12 interessati al passaggio del tracciato nei rispettivi territori si dichiarano contrari (Osio Sotto, Osio Sopra, Ciserano, Verdellino, Fara d’Adda, Levate, Stezzano) ritenendo che il progetto sia “datato” e portatore di problematiche ambientali; i Comuni di Osio Sotto e Levate insieme a Confagricoltura hanno deciso di chiedere un parere ad un legale circa l’iter dell’intervento; in primavera sarà presentato il progetto esecutivo finale; è probabile che presto si svolga una nuova conferenza dei servizi 12 anni dopo la precedente che diede l’ok all’ipotesi progettuale proposta da Autostrade Bergamasche che oggi è a capo dell’ Ati (Associazione temporanea di imprese) alla quale è stata aggiudicata nel 2023 la gara pubblica con un ribasso del 2% su una somma prevista di 565 milioni. La Regione ha disposto un contributo di 146 milioni (per i costi del pedaggio). Antonio Sala, presidente di Autostrade Bergamasche, società proponente sostiene in modo convinto la piena validità e necessità dell’opera, 16,5 chilometri fra i caselli A4 di Dalmine e Brebemi di Treviglio. Tra contrari e favorevoli (i Comuni di Treviglio, Boltiere, Dalmine, Casirate, Pontirolo) si collocano nel mezzo associazioni ed enti favorevoli ma con riserva e precise richieste, secondo le necessità attuali di collegamento fra Bergamo (per altro non raggiunto direttamente dal progetto che prevede l’avvio a Dalmine) e Treviglio, principale città della pianura. A.P.