LUCA MARINONI
Cronaca

Brescia, Maran è già in discussione. Falsa partenza, Cellino alza la voce

Il tecnico: "Pesano le due sconfitte ma non tutto è da buttare". E ora in casa del Sudtirol servono punti

Massimo Cellino, 68 anni, in tribuna: il presidente non è contento del suo Brescia

Massimo Cellino, 68 anni, in tribuna: il presidente non è contento del suo Brescia

Solitamente le squadre di calcio cercano l’equilibrio in campo tra i vari reparti. Il Brescia, invece, in questo momento è alla ricerca di questo prezioso elemento anche e soprattutto fuori dal terreno di gioco.

Nell’arco di 180’, caratterizzati da due sconfitte, le Rondinelle sono infatti passate dalle lodi e dagli entusiasmi che hanno accompagnato la prova vincente con il Palermo al cupo mix di delusione e pessimismo che ha fatto seguito ai due ko patiti con Cittadella e Reggiana.

Due prove che, è inutile negarlo, hanno fatto registrare un brusco passo all’indietro di Bisoli e compagni, ma, al di là di questo, non bastano per mettere tutto in discussione: "Fino a pochi giorni fa – conviene mister Maran – c’era entusiasmo e viaggiavamo con il vento in poppa. Adesso sembra che tutto vada male, ma non è così".

In effetti l’allenatore biancazzurro predica calma, anche se l’ambiente bresciano (compreso un presidente sempre esigente come Cellino) pare poco disposto ad avere pazienza.

Lo stesso Maran, comunque, mantiene salda la fiducia: "Con la Reggiana non c’è stato il giusto approccio mentale. Dobbiamo fare delle riflessioni, ma sono anche sicuro del modo con il quale i ragazzi si alleneranno nei prossimi giorni. Non sono preoccupato, anche se dovrò toccare le corde giuste e rimanere concentrato al massimo. Però possiamo resettare tutto e ripartire".

Un intento che dovrà fare i conti con un altro problema lasciato in dote dalla buia notte di Reggio Emilia, dove Borrelli ha subito un colpo che, salvo colpi di scena, lo costringerà a saltare la trasferta di sabato a Bolzano, in casa di un Sudtirol a sua volta in cerca di un deciso riscatto dopo l’inopinata caduta sul terreno della matricola Carrarese che ha fatto perdere la vetta agli altoatesini.

Considerando che pure Moncini è fermo per la pubalgia, il tecnico bresciano deve fare i conti con un attacco da inventare in vista della gara del Druso.

La prima ipotesi è quella di lanciare dal 1’ Juric, che si sta ambientando bene nel calcio italiano ed ha ricevuto la benedizione dello stesso Maran: "Ha le doti fisiche per darci una mano e può giocare da prima punta anche dall’inizio".

In secondo piano si pone l’ipotesi Bianchi, ma l’ex attaccante del Genoa è ancora oggetto delle mire del Pescara e potrebbe partire in questo rush finale del mercato. In ogni caso, in attesa di vedere all’opera Buhagiar, si fa largo l’idea che il Brescia debba fare un ulteriore inserimento in attacco, così da rinforzare un reparto avanzato che rischia di essere ridotto ai minimi termini e questo, in un momento di fibrillazione generale, non dev’essere permesso per consentire alle Rondinelle di riprendere il loro volo e allontanare sul nascere le nubi che si stanno avvicinando alla compagine biancazzurra.