MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, disagi su bus e tram: diffide e scambi di accuse

Polemiche tra Regione e azienda di trasporto bergamasca. Intanto Trenord denuncia: sassaiola contro un treno a Treviglio

Bus sovraffollati

Bergamo, 18 ottobre 2019 - Si infiamma, anche sui social, il dibattito sui disagi sui bus: dalle Valli alla Bassa pianura Bergamasca, la musica è sempre la stessa con le note dolenti di un trasporto che almeno in questa fase iniziale dell’anno scolastico penalizza soprattutto gli studenti, costretti a scomodi viaggi e spesso obbligati a rimanere a terra. L’ultima novità è rappresentata dall’intervento del Codacons di Bergamo che «ha diffidato Sab (la società di trasporto pubblico extraurbano, ndr) affinché ponga rimedio rapidamente a questa situazione, aumentando le corse nella fascia oraria dalle 7 alle 8. La situazione è inaccettabile». Dalle segnalazioni dei viaggiatori, infatti, emerge una situazione di grave difficoltà nelle prime ore mattutine sui mezzi pubblici, con persone ammassate e strette come sardine, senza un minimo di spazio libero.

Per denunciare i disagi che sono costretti a sopportare da quando è iniziato l’anno scolastico, l’11 ottobre gli studenti dell’istituto Federici di Trescore Balneario avevano protestato davanti alla sede della Sab, a Bergamo. «Siamo costretti a viaggiare in piedi – avevano sottolineato i ragazzi, preceduti dallo striscione “Tutto passa, tranne il bus” – a volte senza possibilità di salire: è capitato che qualche autista abbia tirato addirittura dritto alla fermata per evitare la calca. Chiediamo più mezzi, autobus meno affollati e più sicurezza alle pensiline».

Sui disagi per gli utenti concordano tutti. Ma sulle risorse e le modalità per affrontarli sta andando in scena un botta e risposta piccato tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi, e i presidenti di alcune agenzie del trasporto pubblico lombarde, tra cui quella Bergamasca guidata da Gianfranco Manzecchi. «Alcune agenzie del Tpl si stanno prodigando nel trovare giustificazioni alle proprie inefficienze. Dovrebbero invece prodigarsi per risolovere i problemi», punge l’assessore. «Stupisce che la questione sia troppo spesso ridotta a polemiche a mezzo stampa e che chi ha la responsabilità delle politiche di bilancio in questo settore non si attivi con adeguati interventi», la posizione di Manzecchi. Che evidenzia anche come «il sistema venga da anni di sforbiciate, oltre al fatto che il solo adeguamento all’inflazione rosicchia ogni anno somme».

Sull’extraurbano bergamasco, per dire, questa partita è costata per il biennio 2018-2019 circa 700mila euro, che si è tradotta quest’anno in una riduzione del servizio di quasi 200mila chilometri. Per il 2020 si intravedono altre nubi: per un meccanismo diverso nel trasferimento di risorse, a livello regionale dovrebbero venir meno circa 8 milioni, “assorbiti” dall’Iva. Per la Bergamasca vorrebbe dire 510mila euro in meno da gennaio.

Intanto ieri Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, ha portato alla commissione Territorio e Infrastrutture del consiglio regionale i numeri che attestano come nel 2019 ci siano stati forti miglioramenti rispetto a un anno fa. «Il servizio – ha sottolineato – è più affidabile e regolare». Per quanto riguarda la Bergamasca e la provincia di Brescia, la puntualità è migliorata. Le linee Milano-Bergamo (via Treviglio) e Brescia-Cremona hanno guadagnato 11 punti, raggiungendo rispettivamente l’83% e l’87% di puntualità. A livello regionale, le soppressioni si sono ridotte di due terzi, da 120 a 40 al giorno, di cui – assicura Piuri – solo l’1,4% direttamente riconducibile a Trenord. Da gennaio inizieranno a circolare i primi dei 180 nuovi treni che cambieranno il volto del sistema ferroviario regionale. Trenord ha segnalato anche l’ennesimo episodio increscioso avvenuto l’altra sera a Treviglio, dove alcuni ragazzi hanno lanciato sassi contro il treno.