ALBERTO BIASINI
Cronaca

Sondrio, si indaga sulla misteriosa mazzetta da 10mila euro trovata nel bosco

Un anziano ha trovato la busta col denaro durante una passeggiata e l’ha consegnata alla Polizia. Proventi dello spaccio? Tutte le piste seguite dalla Mobile

La busta in cellophane che conteneva le 200 banconote da 50 euro

SONDRIO – La Squadra Mobile di Sondrio indaga sul misterioso ritrovamento di una busta con 10mila euro in una zona verde vicino alla città. Nel pomeriggio del 25 dicembre un anziano residente nel capoluogo valtellinese, dopo una passeggiata nella zona soliva retica, si è presentato al Corpo di Guardia della Questura di Sondrio, consegnando una busta in cellophane rinvenuta poca prima su un sentiero fra le località di Triasso e Triangia, frazioni sondriesi ricche di vigneti, a circa 800 metri di altitudine.

Il poliziotto addetto alla vigilanza della Questura si è sorpreso quando ha aperto la busta e ha verificato il contenuto.

Dopo i primi rilievi da parte della Polizia Scientifica, il denaro è stato sequestrato. Le banconote - 200 da 50 euro l’una in buono stato - erano state confezionate con busta termosaldata e presumibilmente sotterrata. Sono tuttora in corso accertamenti volti alla provenienza dei contanti sequestrati. Le banconote saranno provento dello spaccio che si svolge sempre più anche nelle zone boschive valtellinesi e dell’Alto Lario? Saranno gli uomini in divisa a fare chiarezza.

Storia certa invece e a lieto fine è quella che si è vissuta ad Albosaggia, alle porte del capoluogo, alla vigilia delle feste. Anche in questo caso si parla di due buste. All’interno i regali dei nonni per il compleanno e per Natale a una bambina di dieci anni: 1.500 euro nella prima, 500 nella seconda. Soldi risparmiati e donati alla nipote, che il papà avrebbe dovuto versare su un libretto per le future spese universitarie. Il padre però per un errore aveva gettato le buste nella spazzatura. A trovare e restituire i contanti sono stati i dipendenti della società Secam, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in provincia di Sondrio. A loro è andato un grande grazie. Protagonisti il responsabile della sicurezza dell’impianto, Davide Ravanetti, che ha fatto scaricare il contenuto del camion in un angolo del piazzale, e i due addetti Michele Spini e Thomas Giorgini.