FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Il giallo di Calcio: com'è morto il pescatore trovato in un canale con la gola tagliata?

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno notato il corpo. Sul cadavere dell’uomo, un 48enne di origine polacca, verrà effettuata l'autopsia

I rilievi dei carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo

Bergamo - Il corpo è stato trovato in un canale, lungo la riva del fiume Oglio, a Calcio, nella Bassa Bergamasca. A dare l’allarme, ieri nel primo pomeriggio (erano da poco passate le 13.30) sono stati alcuni residenti della zona. Ma già i lavoratori dell’allevamento di trote, che sorge lungo via Basse Oglio Sotto, avevano segnalato la presenza di un’auto parcheggiata da almeno quattro giorni lungo la strada di campagna. Nessuno si era visto nei paraggi e la cosa ha finito per insospettire anche gli abitanti di Cascina Borella. Quel corpo, che si trovava tra l’argine del fiume e il naviglietto, realizzato per l’irrigazione, che corre perpendicolare all’Oglio, apparterrebbe a Badach Ryszard 48enne di origini polacche, residente a Lallio. Sulle circostanze della sua morte si conosce ancora poco.

Secondo le prime informazioni al momento del ritrovamento il cadavere presentava un profondo taglio all’altezza della gola, ma la ferita, a una prima ricognizione esterna, potrebbe non essere riconducibile a un’arma da taglio. Gli investigatori pensano che il corpo, caduto in acqua in questi giorni di pioggia con la corrente fluente potrebbe essere incappato contro qualche ramo d’albero, o un tronco. Durante il sopralluogo gli uomini della Scientifica della Compagnia di Treviglio, avrebbero notato delle anomalie sul cadavere, ma al momento gli inquirenti tenderebbero a escludere la pista dell’omicidio. Solo l’autopsia, disposta dal pm di turno, Monzio Compagnoni, potrà far piena luce e chiarire le circostanze del decesso. Ovvero se è stata una morte violenta, o un gesto estremo, oppure provocata da altro. Ad esempio un malore che potrebbe aver fatto cadere l’uomo in acqua. Un ragionamento che segue una sua logica.

Il 48enne, da quanto si è saputo, era un pescatore, e quella zona la conosceva bene, visto che la frequentava da tempo. A rafforzare la pista della disgrazia, anche un altro particolare. L’uomo non era nuovo ad allontanamenti da casa. I suoi famigliari giovedì 1 dicembre si erano recati alla caserma del comando provinciale dei carabinieri per fare denuncia di scomparsa, visto che da giorni non avevano più sue notizie. E questo potrebbe combaciare, seguendo questa ricostruzione, con il fatto che i lavoratori dell’allevamento di trote, avevano segnalato la presenza di un’auto, pare una Volkswagen, lasciata abbandonata vicino al fiume Oglio. E nessuno si è presentato per reclamarla, è rimasta li. Questo potrebbe far pensare che la morte possa risalire proprio al giorno in cui il 48enne ha raggiunto la zona di pesca a Calcio. E che la vettura appartenga proprio al morto ritrovato in un canale artificiale, con pochi centimetri di acqua, che si trova sotto al ponte dell’alta velocità, all’altezza della Cascina Borella.