
La comunicazione dei condòmini
Bergamo - Quando, qualche giorno fa, è comparso il cartello che annunciava l’inizio dei lavori, non hanno perso tempo e hanno deciso di opporsi con forza alla realizzazione di una sala del commiato all’interno del loro condominio. Accade a Bergamo in uno stabile di via Suardi 40, dove il Centro Funerario Bergamasco ha dato mandato ad un’impresa di Grumello del Monte di realizzare un locale destinato ad accogliere la salma del defunto prima del funerale.La battaglia dei cittadini va avanti da settimane, ma la difficoltà maggiore è data dalla mancanza di una normativa in materia che riesca a mediare tra il diritto d’impresa e la libertà di vivere. Une vera e propria vicenda kafkiana. Il Centro Funerario Bergamasco ha ottenuto tutti i permessi necessari e quindi non ha vìolato la legge. Ma i residenti non ci stanno e citano, a loro supporto, una sentenza del Tar di Lecce del 2017, che ha detto “no” a una s.n.c. che avrebbe voluto allestire una camera ardente all’interno di un condominio.
«Le case del commiato – scrivono i giudici del tribunale amministrativo – non sono attività commerciali, pertanto non si possono realizzare in un condominio senza il consenso dei cittadini". "La gente ha tutto il diritto di esprimere il proprio cordoglio ai familiari di un defunto – spiegano alcuni residenti del condominio di via Suardi 40 –, ma noi saremmo costretti a vivere in un lutto permanente. Non nutriamo nessuna ostilità nei confronti dell’imprenditore, ma chiediamo semplicemente un po’ di rispetto anche per la nostra intimità. In questo limbo normativo, a pagare le conseguenze siamo noi".
Nessuna casa commiato nel condominio
Il Centro funerario bergamasco non sta realizzando una sala del commiato nello stabile di via Suardi 40 a Bergamo. Lo precisa la società in seguito ad un articolo che riportava la protesta di alcuni residenti per il progetto. «La società - si legge in una nota del Centro funerario bergamasco - ha acquistato un’unità immobiliare con l’obiettivo, a seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, di adibirla a casa del commiato, ma, contrariamente da quanto affermato nell’articolo, tale struttura non è ubicata all’interno dell’edificio condominiale indicato dall’articolo».