
Un esemplare di pastore tedesco
Bergamo, 15 giugno 2014 - «Stella è morta a novembre, e a febbraio è stata emessa la sentenza dal tribunale di Bergamo che ci ha condannato a pagare 25mila euro perchè il nostro cane abbaiava per 149 secondi tra le 10 e le 21.30 e per due secondi nelle ore notturne. Una assurdità, che altro posso dire? Una parte, 15mila euro, li abbiamo già versati, e per saldare il conto abbiamo fatto delle rate da 800 euro. Io mi auguro che questa vicenda non si concluda qui, non è possibile».
Chi parla è una signora, 65 anni, di Seriate, padrona di Stella, un pastore tedesco femmina, finito al centro di una intricata vicenda giudiziaria destinata a lasciare il segno. La storia, iniziata nel lontano 2007 è questa. I padroni di Stella vivono in una villetta singola con giardino, il massimo per un cane che non deve stare sempre chiuso in casa. «Lo abbiamo preso da un canile di Seriate, altrimenti chissà che fine avrebbe fatto. Del resto, abitando in una villetta singola con giardino, ce lo potevamo permettere», racconta la donna.
Ma i guai erano dietro l’angolo. «E’ successo che i nostri vicini di casa si sono lamentati perchè, secondo loro, il nostro cane abbaiava sempre e dava fastidio. Hanno fatto controlli su controlli, sono venuti anche i vigili per vedere se effettivamente c’erano problemi, ma non è emerso nulla. Anche il giudice di pace ci aveva dato ragione e sembrava finita lì».
Invece nel 2008 è arrivata la sentenza e noi abbiamo fatto ricorso in appello, a questo punto dopo alcune udienze il giudice Gelato ha chiesto di effettuare una perizia sull’abbaio del cane dalla quale è risultato il superamento del limite di due minuti. E la doccia fredda: il pagamento di 25mila euro.