REDAZIONE BERGAMO

Il cardinale Pizzaballa verso il Conclave, il tifo di Cologno al Serio: “Persona di rara umiltà, ha qualità da Papa”

Il patriarca di Gerusalemme dei Latini è originario della Bergamasca. Don Giuseppe Navoni: “È stato qui nell’ottobre scorso, gli mandiamo sempre il bollettino della parrocchia di Santa Maria Assunta”. La sindaca Drago: “La vicinanza al nostro paese è rimasta forte”

Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme: è uno dei papabili

Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme: è uno dei papabili

Cologno al Serio (Bergamo), 28 aprile 2025 – Dopo i funerali di Papa Francesco, oggi è stata decisa la data di inizio del Conclave – il 7 maggio – e a Cologno al Serio fanno tutti il tifo per il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini tra i favoriti a succedere a Jorge Bergoglio, originario proprio del paese in provincia di Bergamo. 

Approfondisci:

Pierbattista Pizzaballa, chi è il cardinale bergamasco tra i candidati per la successione di Papa Francesco

Pierbattista Pizzaballa, chi è il cardinale bergamasco tra i candidati per la successione di Papa Francesco

Quello del Pontefice è un “ruolo di grande responsabilità. Richiede tanta abnegazione, tanto sacrificio, ma anche tanta conoscenza e tanto equilibrio. E queste sono caratteristiche che lui ha”, ha detto Don Giuseppe Navoni, parroco di Cologno al Serio, che conosce molto bene Pizzaballa. “Come parroco del suo paese nativo siamo in contatto - ha spiegato all’Ansa - qui vive la sua mamma. Qui torna ogni anno”. Se gli si chiede di descrivere la personalità del patriarca il parroco non ha esitazioni: “La sua consacrazione è da frate minore: la sua dimensione è la semplicità. Questo periodo sotto i riflettori lo vive con fatica. È intelligente, vive con semplicità, ma con volontà di fare. Poi certo, per l'altezza del ruolo può incutere timore, ma è una 'pasta d'uomo’”.

L'ultima volta che Don Navoni ha visto il cardinale Pizzaballa è stato nell'ottobre scorso, per festeggiare il suo primo anno da Cardinale. La festa originale avrebbe dovuto avere luogo nell'ottobre del 2023, ha raccontato il parroco, “ma il 7 ottobre successe quello che successe, e lui dovette partire per tornare e Gerusalemme”. Il programma organizzato venne rispettato, ha aggiunto Don Navoni, “ma si vedeva che il suo pensiero era altrove, era già là”. Così l'anno successivo, lo scorso ottobre, il cardinale “è potuto restare qualche giorno in più. Ha celebrato messa, col suo stile semplice, dimesso, in mezzo alla gente. L'ho portato anche a visitare alcune realtà che l'anno prima non aveva potuto visitare”. In ogni modo, “ci si tiene sempre in contatto. Gli mandiamo anche sempre 'La Porta’, il bollettino della parrocchia di Santa Maria Assunta. Lui si tiene sempre informato della parrocchia”.

Approfondisci:

Verso il Conclave: i due grandi elettori, gli anziani e il traghettatore. Geopolitica lombarda dei porporati

Verso il Conclave: i due grandi elettori, gli anziani e il traghettatore. Geopolitica lombarda dei porporati

A parlare del suo concittadino anche la sindaca di Cologno al Serio, Chiara Drago: “Il Cardinale Pizzaballa è una persona di rara umiltà, di grande umanità e profonda spiritualità”. Per la sindaca, Pizzaballa, ha fatto del dialogo la cifra del suo ministero. In una delle regioni più complesse e lacerate del mondo, si è distinto come instancabile costruttore di ponti: tra culture, fedi e comunità diverse, spesso divise da una storia dolorosa. “A lui vanno il nostro pensiero, il nostro rispetto e la nostra più sincera e affettuosa vicinanza in questi giorni così importanti”, ha detto Drago. E ha aggiunto: “In questi giorni così particolari, non vogliamo lanciarci in previsioni: attendiamo con rispetto gli esiti del Conclave, consapevoli che il Cardinale Pizzaballa è e resta, per noi, una persona davvero straordinaria, sotto ogni punto di vista”.

La comunità di Cologno al Serio, ha spiegato la sindaca, “ha sempre guardato con profondo affetto al cammino del Cardinale Pierbattista Pizzaballa. Anche se la vita lo ha condotto lontano da Cologno, la vicinanza al nostro paese è rimasta forte, rappresentata anche dal legame con la sua cara mamma, la signora Maria Tadini, e con i suoi familiari e amici”. Lontano dalla Bergamasca, nella sua missione in Terra Santa, "il Cardinale ha saputo essere un punto di riferimento, in un contesto tra i più complessi e provati del mondo”.

C'è anche spazio per un ricordo personale: “Ricordo il primo incontro con lui: era ancora Custode di Terra Santa e venne a parlare a un'iniziativa organizzata con la biblioteca e le scuole del territorio - racconta la sindaca -. Colpì tutti per la sua semplicità e per la profondità con cui sapeva trasmettere la complessità della sua missione”. Una semplicità che non è mutata negli anni.

“L'ho ritrovato negli anni successivi, da Vescovo e poi da Cardinale - ha raccontato Drago -: in ogni occasione, la sua presenza ha saputo toccare i cuori, trasformando ogni incontro in un momento di ascolto vero e di riflessione profonda”. Per la sindaca, anche nei momenti più difficili, “come nell'ottobre 2023, quando i festeggiamenti per la sua nomina a Cardinale, fra cui il conferimento della cittadinanza onoraria da parte della città di Bergamo, furono interrotti dagli eventi drammatici che sconvolsero la Terra Santa”, il Cardinale ha mostrato “la sua capacità di custodire e trasmettere la speranza in una soluzione del conflitto”.

La comunità di Cologno ha vissuto con partecipazione ogni tappa del percorso del Cardinale. Nel settembre 2023 un centinaio di colognesi lo accompagnarono a Roma. “Abbiamo vissuto momenti di grande emozione, pensando che un nostro concittadino, di tale valore umano e spirituale, possa ogni giorno portare con sé anche un pò del nostro paese nella sua importantissima missione. Ci fa sentire parte di un mondo più complesso e sfaccettato del nostro piccolo paese”, ha concluso Drago.