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Carlo Foglieni: è bergamasco il nuovo presidente dei giovani avvocati

Eletto al congresso di Bari. Titolare di uno studio alla Rotonda dei Mille, è specializzato in temi ambientali e nel contrasto al bullismo

Carlo Foglieni (internet)

Bergamo, 18 novembre 2023 – È bergamasco il nuovo presidente dell’Aiga, l’associazione italiana giovani avvocati. Carlo Foglieni, classe 1980, è stato eletto oggi a Bari, in Puglia, dove si è tenuto il ventisettesimo congresso dell’associazione. Dal 2021 vicepresidente dell'Aiga, Foglieni succede al barese Francesco Paolo Perchinunno.

Chi è

Iscritto all’albo dall’ottobre del 2012, viene da una famiglia di imprenditori attivi nel settore della gestione dei rifiuti. Ha completato il suo percorso universitario con una tesi in linea con i suoi interessi, dal titolo “Le autorizzazioni amministrative nella disciplina della gestione dei rifiuti”. È titolare di uno studio legale in città, alla Rotonda dei Mille.

È socio dell’Aiga dal 2015, dal 2017 al 2019 è stato presidente della sezione bergamasca. Nel 2019 è stato eletto consigliere dell’Ordine degli avvocati bergamasco.

Fra i suoi campi d’intervento anche il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, le cui vittime ha difeso in più di un’occasione. 

Le dichiarazioni

Nel suo discorso di insediamento, riprendendo il titolo dell'assise, il professionista bergamasco ha esortato l'associazione ad "assumere il potere e la responsabilità di traghettare l'avvocatura finalmente nel ‘terzo millennio’, accompagnandola verso un modo di svolgere la professione più al passo con i tempi e incline alla domanda dei servizi legali: un avvocato internazionale, europeo, digitale, qualificato e specializzato che, tramite lo strumento della rete tra professionisti, sappia conquistare vecchi e nuovi spazi di mercato, a partire da quelli legati alla consulenza ed all'assistenza stragiudiziale”.

Foglieni, nel suo primo intervento da presidente, ha voluto insistere sulla figura di “un avvocato al passo con i cambiamenti della società che sappia guardare al futuro, senza timore, governandolo, mantenendo la propria autonomia e indipendenza, baluardi di una professione che, non a caso, si definisce libera. Esperienza, competenza e merito saranno le parole chiave del prossimo biennio", termina la nota