MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Cartelli, addio al dialetto "Stop a un utilizzo politico". E Cològn ritorna Cologno

Indicazioni stradali solo in italiano. Ed è bagarre sulle sponde del Serio La sindaca: sì al bergamasco, ma non così. L’opposizione: la tradizione va difesa

I cartelli di ingresso al paese ancora in doppia lingua: è in corso la sostituzione

I cartelli di ingresso al paese ancora in doppia lingua: è in corso la sostituzione

Cologno al Serio (Bergamo) – In paese da settimane non si parla d’altro. Nei bar, nei negozi, dall’edicolante, per le vie del centro cittadino. Ma è soprattutto in Comune che la decisione della sindaca di Cologno al Serio, Chiara Drago, di rimuovere i cartelli stradali in dialetto bergamasco ha scatenato feroci discussioni con la minoranza, Lega in testa.

Ma andiamo con ordine. All’inizio di maggio nel territorio di Cologno al Serio, è stata rimossa tutta la cartellonistica stradale che indicava la località in dialetto bergamasco. Cartelli ormai diventati storici, visto che sono stati tra i primi ad essere installati nella provincia orobica. Il gruppo di minoranza “Picenni Sindaco - Lega e Fratelli d’Italia” di fronte alla decisione dell’amministrazione comunale guidata dalla prima cittadina Chiara Drago ha presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni. "Abbiamo notato all’inizio del mese di maggio - sottolinea il capogruppo della lega in Consiglio comunale Marco Picenni - la rimozione dei cartelli. Operazione che è avvenuta sia all’ingresso da Morengo, che in tutti i punti di accesso al Comune. Ci siamo chiesti il motivo di questa decisione. A fronte anche del Codice della strada che prevede l’utilizzo di questi cartelli".

La risposta del sindaco non si è fatta attendere. "La polizia locale - spiega Chiara Drago - sta effettuando degli interventi di manutenzione e sostituzione della cartellonistica stradale in paese che è deteriorata. In tale contesto si è proceduto alla rimozione di diversi cartelli stradali, tra i quali quelli di accesso al paese e al centro storico. La nostra amministrazione non è contraria a priori alla cartellonistica in bergamasco che è rimasta al suo posto per i precedenti otto anni di amministrazione. Semplicemente quando si è proceduto alla sostituzione dei cartelli si è optato per quelli in lingua italiana".

Niente più “Cològn söl Sère”, quindi, per i forestieri di passaggio. Una battaglia contro l’uso delle lingue locali? Non esattamente, come sottolinea la stessa prima cittadina: "Riteniamo che sia importante preservare e tramandare la conoscenza del dialetto e lo abbiamo dimostrato organizzando diverse iniziative". Ma c’è un però. "I cartelli stradali in bergamasco - ancora Drago - sono stati spesso associati a una strumentalizzazione politica e noi non vogliamo fare un uso strumentale del dialetto". Il chiarimento, in ogni caso, non ha convinto del tutto Marco Picenni :"Non condividiamo questa scelta. Ci impegneremo a promuovere iniziative per preservare la nostra tradizione bergamasca e diffonderla soprattutto tra i giovani". Ma la cartellonistica, stavolta, non verrà in aiuto.