
Cavernago, il corteo funebre per salutare Riccardo e Nora
Cavernago (Bergamo) – A Cavernago è lutto cittadino. Tutta la comunità si è fermata oggi lunedì 24 marzo, giorno del dolore e della commozione. “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo, per sempre con noi”. Parole scritte su uno striscione fuori dalla parrocchia per ricordare Nora Jawad e Riccardo Gualandris, i due 19enni morti nell’incidente sabato all’alba mentre stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa in una discoteca. Con loro in auto c’erano Dalila, sorella gemella di Nora e un loro amico.

L’ultimo saluto
In chiesa alle 14.30 i funerali di Riccardo. Tanta gente, molte persone rimaste fuori, in piedi, ad ascoltare agli altoparlanti le parole di don Enrico Mangili. Parole che interrogano sulla fede e il senso della vita, di fronte a tali disgrazie. Poi il corteo fino all’ingresso del cimitero di Cavernago con le salme di Nora e Riccardo una accanto all’altra, ornate di fiori, striscioni, palloncini e magliette, quelle delle loro squadre di calcio e pallavolo. È il momento più toccante della cerimonia che ha riunito tantissime persone, sia di fede cattolica che islamica (Nora ha origini marocchine).

Il ricordo degli amici
A ricordare i due ragazzi sono gli amici. Riccardo «pacato come un’onda che sfiora la riva – si legge in uno striscione -. Riflessivo come il cielo prima del tramonto, ci hai insegnato che la calma è forza, che il cuore buono è il vero valore». E Nora «indipendente come il vento che sceglie la sua strada, leale come il sole che non tradisce il giorno. Ci hai amati senza condizioni, ora sei luce che non si spegne».
Le indagini

Nel frattempo restano sempre gravi le condizioni di Dalila, ricoverata agli Spedali Civili di Brescia; mentre il loro amico è al Papa Giovanni XXIII. Sul fronte delle indagini il pm ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per poter effettuare gli accertamenti. Quando i quattro amici stavano tornando a casa sulla Opel Corsa pioveva a dirotto e la visibilità era scarsa. L’auto all’improvviso la invaso la corsa opposta andando a schiantarsi frontalmente contro un camion.