Sarebbe stata trovata una tanica sul posto dove nella notte tra domenica e lunedì è scoppiato un incendio che ha distrutto il salone di bellezza ’King Enes’, di via Nazionale, a Rogno. Un indizio che avvalora la pista dell’origine dolosa sulla quale sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Clusone con i colleghi del Nucleo investigativo e vigili del fuoco. Indagini, coordinate dal pm Aloisio, indirizzate a scoprire chi potrebbe avere dato fuoco all’attività. Il salone di bellezza, che comprende un parrucchiere per uomini e un centro estetico per donne era stato inaugurato un mese fa. Il titolare è Omar El Adraoui e zio di Enes, il giovane marocchino morto in un incidente stradale poco più di due anni a Darfo Boario mentre era in motorino. A lui è stata dedicata l’attività andata distrutta. Il giorno dell’inaugurazione, 19 ottobre, venne organizzata una festa con fumogeni, palloncini e ospite d’onore: un rapper marocchino da 2,1 milioni di followers su Instagram. Degli arredi è rimasto poco o nulla. Divorati dalle fiamme. Le indagini dovranno chiarire il movente che ci sta dietro, come non si possono escludere accertamenti sull’attività stessa: gestita da un cittadino marocchino, anche se la proprietà dei locali risulta intestata a terzi.
Al vaglio degli inquirenti le telecamere della zona, pubbliche e private, dalle immagini i carabinieri potrebbero trovare spunti interessanti per gli accertamenti. Il salone di bellezza occupava il piano terra di una palazzina a tre piani. Gli abitanti sono stati svegliati attorno alle 3: qualcuno ha parlato di esplosione, altri di un forte scoppio alimentato da lacche e solventi. Le famiglie erano state fatte evacuare sono rientrate nelle loro abitazioni, una volta terminato il sopralluogo dei vigili del fuoco. F.D.