REDAZIONE BERGAMO

Chiude lo scalo merci di Bergamo A breve il trasloco a Rovato

Si avvicina la svolta epocale per lo scalo merci di Bergamo. Il 30 agosto scade la proroga di Rete ferroviaria italiana (Rfi) sulla concessione dell’area agli operatori, che saranno poi costretti a traslocare temporaneamente a Rovato (Brescia), soluzione “tampone“ individuata lo scorso dicembre dopo l’interessamento degli amministratori locali, in attesa che il progetto sul nuovo scalo a Cortenuova prenda corpo. Gli operatori, però, sono contrari allo spostamento in provincia di Brescia, tanto che uno dei due attivi sull’area, la Cisaf, attraverso il proprio amministratore delegato Andrea Callioni, ha scritto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini "chiedendo un suo intervento, perchè si apra un tavolo di confronto per capire come e dove poter garantire la continuità di questo importante servizio per le aziende".

Se gli operatori vorranno proseguire con la loro attività dovranno spostarsi a Rovato in quanto un’ulteriore proroga da parte di Rfi, al momento, è da escludersi: Rete ferroviaria italiana ha già fornito una risposta negativa e le istituzioni, a differenza di un anno fa, non hanno l’intenzione di intercedere. Per più di una ragione. A partire dai fondi che il Pnrr ha destinato per la nuova stazione europea e il polo intermodale di Bergamo, che sorgeranno nell’area dello scalo merci. Un progetto che deve rispettare i tempi dettato dal piano: via ai lavori nel 2024, conclusione del cantiere entro il 2026. Regione, Provincia e Comune di Bergamo sono concordi: l’alternativa bresciana era stata decisa 8 mesi fa e loro non intercederanno un’altra volta.

"Vorremmo restare dove siamo con una nuova proroga - spiega Andrea Callioni -, chiedendo a tutte le istituzioni di spingere sul progetto di Cortenuova". Che, tuttavia, è ancora lontano dal vedere la luce. "Nonostante i nostri ripetuti sforzi - prosegue Callioni -, ad oggi non ci sono azioni concrete che consentano di garantire alle imprese bergamasche di fruire di un’area scalo sul territorio bergamasco dopo agosto. L’area di Rovato non è praticabile, è quasi la metà rispetto a quella in uso a Bergamo ed è ulteriormente penalizzata dalla presenza del binario per Iseo di Ferrovie Nord che limita ulteriormente lo sfruttamento del sedime e la possibilità di trasferimento del traffico gravante su Bergamo". Michele Andreucci