
L’ultima segnalazione risale a qualche giorno fa nella frazione San Lorenzo di Rovetta
Cresce in Valle Seriana la preoccupazione di agricoltori e cittadini per la presenza dei cinghiali. Un fenomeno che riguarda ormai diversi comuni. L’ultima segnalazione risale a qualche giorno fa nella frazione San Lorenzo di Rovetta, dove di sera una decina di cinghiali sono stati avvistati addirittura in paese, in via Risorgimento, poco prima della chiesa parrocchiale, in un’area confinante con i boschi della Val Borlezza, nelle vicinanze delle abitazioni.
L’allarme
Immediatamente è scattato l’allarme e i residenti hanno espresso la loro preoccupazione in Comune. Secondo quanto hanno riferito, infatti, non si tratterebbe di un episodio isolato. Gli animali probabilmente sono stati attratti dai sacchetti dell’immondizia, alcuni dei quali trovati aperti. La presenza dei cinghiali in paese, secondo i cittadini, rappresenta anche un problema sanitario vista la diffusione della peste suina africana in Lombardia, una malattia di questi animali e dei maiali che può nascere proprio dal contatto con cibo infetto. Il sindaco Mauro Marinoni, ha subito avvisato la Polizia dell’Unione Comuni della Presolana e segnalato l’episodio alla Polizia provinciale che valuterà le misure da adottare.
“Da quando qualche cacciatore pensò che fosse una buona idea diffondere i primi cinghiali per poi divertirsi a cacciarli, quarant’anni fa, si sono diffusi in tutta la fascia collinare e in diverse zone montane della Lombardia”, l’allarme di alcuni residenti di Rovetta.
I numeri
Si stima che oggi siano circa novemila. Regione Lombardia ha deciso un piano di prelievo straordinario che ha come obiettivo dichiarato il “depopolamento totale dei cinghiali”. Non solo per i danni pesantissimi che causano all’agricoltura, ma anche perché, come detto, sono i principali vettori della peste suina africana, malattia che potrebbe provocare una catastrofe in un settore importante di tutto il Nord Italia. Nel 2023 sono stati abbattuti 2.935 cinghiali, quest’anno si punta a superare i 3.500. “Iniziamo ad avere paura - sottolineano i residenti di Rovetta -. Incontrare magari una femmina con i cuccioli è pericoloso, non sai mai come può reagire”.