Con l’avvio della stagione termica 2023-2024, il teleriscaldamento di Brescia fa un nuovo passo verso la decarbonizzazione grazie all’avvio del nuovo impianto Alfa Heat Recovery, frutto della sinergia tra A2A e Alfa Acciai. Il calore ceduto alla rete di teleriscaldamento di Brescia da parte dell’acciaieria di San Polo cresce in modo significativo, andando così a coprire il fabbisogno di calore di circa 5mila famiglie, di fatto raddoppiando le previsioni iniziali del progetto ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 10mila tonnellate di CO2 l’anno. La sperimentazione avviata nel 2021 ora è diventata un vero e proprio processo industriale, Alfa Heat Recovery: il recupero dell’energia termica di entrambi i forni dell’acciaieria e l’ausilio di due accumuli di acqua calda che consentono di stabilizzare e ottimizzare lo scambio termico con la rete del teleriscaldamento.
"Oggi le città – commenta Renato Mazzoncini, Ad del Gruppo A2A - generano circa il 75% delle emissioni globali di anidride carbonica e una buona fetta di queste emissioni è dovuta al riscaldamento delle abitazioni. Brescia si conferma città laboratorio: 50 anni fa ha avviato, prima in Italia, il teleriscaldamento, spegnendo 20mila camini. La sua rete alimentata sempre più da fonti non fossili, ha una straordinaria leva nel percorso verso la completa decarbonizzazione". "Alfa Heat Recovery rappresenta l’esempio perfetto di come le aziende del Gruppo Alfa Acciai praticano la sostenibilità", spiega Margherita Stabiumi, del CdA di Alfa Acciai. Per la sindaca di Brescia Laura Castelletti la collaborazione tra A2A e Alfa Acciai "testimonia la capacità di innovazione che caratterizza le nostre imprese". F.P.