Una risposta agli adulti che vivono in condizioni d’emergenza abitativa e di marginalità per problemi di salute mentale. Va in questa direzione l’iniziativa del Comune di Bergamo che ha deciso, grazie a un finanziamento di 500mila euro del Pnrr, di ristrutturare cinque appartamenti di sua proprietà nel centro storico di Città Alta, disabitati da tempo perché non più a norma, per realizzare un “laboratorio sociale“.
Nel dilagare di case vacanze e bed&breakfast, un segnale per incidere sul tessuto sociale di Città Alta. I cinque alloggi sono destinati "a persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazioni di disagio socio-abitativo cronico, con l’obiettivo di favorire percorsi e integrazione sociale", si legge nella delibera.
A breve il Comune affiderà i cantieri, gli alloggi saranno pronti l’anno prossimo. Spesso si trovano spesso sopra ai negozi, in un contesto che invita le persone in difficoltà al reinserimento. Sono situati lungo via Corsarola, in via Gombito, in via Porta Dipinta e in via Solata. Al progetto hanno lavorato due assessorati, quello alle Politiche sociali e ai Lavori pubblici. "Questo importante progetto – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina – è un’esperienza che abbiamo già avviato in altre realtà e sta funzionando bene. Gli appartamenti saranno gestiti dalla rete del Terzo settore che si occupa di grave marginalità e situazioni di povertà, offrendo alle persone un accompagnamento educativo, così che si possano emancipare abbandonando la strada. Questo tipo di progetto credo sia la risposta migliore".
"Non siamo di fronte a grandi numeri – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla – Parliamo di cinque appartamenti ma è sicuramente una risposta all’emergenza abitativa".
Michele Andreucci