REDAZIONE BERGAMO

Coltellate nella “zona calda”. Sangue alla stazione Autolinee: l’ombra di una lite per la droga

Bergamo, il giovane finito in ospedale tace. È caccia all’aggressore

La pensilina è la numero 4. Siamo alla stazione delle autolinee, in città. È qui che sabato notte, intorno all’una è scoppiata una lite tra due stranieri. Ad un certo punto è spuntato anche un coltello usato per colpire. Un fendente arriva alla gola, un secondo al petto. A farne le spese un marocchino di 25 anni, irregolare sul territorio, un abituale frequentatore della zona attorno alla stazione. Ora si trova ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue condizioni vengono monitorate, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. È caccia da parte della polizia all’aggressore. All’origine del violento diverbio, con tutta probabilità una faccenda legata alla droga, allo spaccio. Un passo indietro. Torniamo a sabato sera. I due discutono, con il trascorrere dei minuti però la situazione si fa sempre più accesa. Ad un certo punto l’aggressore estrare un coltello e affonda i colpi contro il venticinquenne: prima alla gola e poi al petto. Il giovane cade a terra ferito, perde parecchio sangue.

Scatta l’allarme, sul posto la centrale operativa del 118 invia l’automedica e l’ambulanza, dopo le prime cure sul posto da parte del personale sanitario, il ferito viene trasportato in ospedale. L’aggressore dopo aver accoltellato il venticinquenne è scappato portando con sé l’arma. Sul caso sta indagando la squadra Mobile della Questura. La polizia è al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti, visto che il ferito per il momento non ha riferito nulla su quanto accaduto. Non c’è traccia dell’aggressore (non è escluso che sia un connazionale del ferito): l’accusa è di tentato omicidio. Questo episodio ripropone ancora una volta il tema della sicurezza attorno all’area della stazione delle Autolinee, e proprio per questo motivo dall’8 luglio, su disposizione del prefetto Giuseppe Forlenza, undici soldati sono stati aggiunti ai quindici già assegnati all’operazione "strade sicure" per sorvegliare le zone sensibili della città.

F.D.