La Valle Camonica e il bresciano ieri pomeriggio hanno perso uno dei politici e imprenditori più stimati e noti del territorio: tra i fondatori, con Umberto Bossi, dell’allora Lega Lombarda. Bruno Carlo Caparini è morto ieri a 85 anni nella sua casa di Vezza d’Oglio, accompagnato dall’affetto dei famigliari e dei due figli Davide, assessore regionale della Lombardia, e Elena. "Era animato da una passione ardente per gli ideali e un amore profondo per la sua gente e la sua terra – si legge nella nota ufficiale diffusa dalla famiglia - Come Alpino, ha sempre nutrito un amore incondizionato per i suoi montanari. Grazie a enormi sacrifici, Bruno è diventato un imprenditore di successo portando il genio e la laboriosità dei Camuni in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dal Giappone all’India, fino all’Africa. La sua avventura imprenditoriale è una vera epopea, vissuta con l’umiltà e la gentilezza di una persona di grande intelligenza e inesauribile energia".
Convinto indipendentista si è battuto per dare voce alle istanze del territorio, vissuto nella doppia veste di attivista politico nelle Lega e imprenditore di successo. Non si è mai fatto una ragione dell’avere perso la moglie Teresina, scomparsa nel 2020. Tra i primi a manifestare il proprio cordoglio per Caparini, ieri, è stato Matteo Salvini. "Era una persona perbene, stimata da tutti, che merita tutta la riconoscenza e il nostro affetto - lo ha ricordato il segretario della Lega - Profonde condoglianze ai suoi cari". A fare da portavoce ai politici della Leonessa d’Italia che hanno espresso il loro cordoglio è stato Franco Claretti, presidente del Parco dello Stelvio-Lombardia. "Carlo Bruno Caparini, prima che un politico stimato, era un grande uomo: marito e padre di famiglia. Mancherà a tutti" ha detto.