Bergamo, 11 febbraio 2020 - "Ho scelto di pranzare in un ristorante cinese di Bergamo. Non ci vado molto spesso, ma volevo dare, insieme ai colleghi della Giunta comunale e al consigliere delegato alle nuove cittadinanze Roberto Cremaschi, un segnale di vicinanza alla comunità cinese di Bergamo, composta da più di 1.300 persone, in questo momento così difficile". Così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in un post su Facebook. "Le voci e gli articoli che si rincorrono sul Coronavirus hanno creato in questi giorni un allarme generalizzato - aggiunge Gori -. I cinesi bergamaschi sono comprensibilmente in apprensione per i loro cari, per gli amici e parenti che vivono in Cina. Quello che invece non si giustifica è l’allarmismo che ha portato molti italiani, e tra questi anche alcuni nostri concittadini, a evitare ogni contatto con i cinesi che vivono qui, addirittura smettendo di frequentare i negozi e i ristoranti gestiti da cinesi. Il danno per questi ultimi rischia di essere molto rilevante". Ecco perché oggi la Giunta di Palafrizzoni ha deciso di andare a pranzo in uno di questi ristoranti. "Aperto dal 1996, è ormai un punto di riferimento in città per gli appassionati della cucina cinese: il cibo è buono, il conto assolutamente onesto e il servizio impeccabile - conclude il sindaco -: il nostro piccolo gesto di solidarietà vuol essere un segnale: non c’è nulla di cui aver timore. Evitiamo che ai problemi veri, quelli legati alla malattia che si è diffusa in Cina, debbano sommarsi anche quelli generati solo dal pregiudizio".
CronacaCoronavirus, la giunta Gori a pranzo in un ristorante cinese