MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Coronavirus, Val Seriana: "Numeri irreali, chi ha sbagliato deve pagare"

I sindaci criticano la gestione e la “conta“ giornaliera. Il caso di Albino: 30 decessi ufficiali, 145 quelli veri

Fabio Terzi sindaco di Albino

Bergamo, 31 marzo 2020 - La Valle Seriana, è stato ripetuto numerose volte, è la zona della Bergamasca più colpita dall’emergenza coronavirus e il territorio dove è scoppiato il primo focolaio: domenica 23 febbraio l’ospedale di Alzano Lombardo viene chiuso dopo l’accertamento di un caso positivo al Covid-19 nel pronto soccorso (poi trasferito all’interno dell’ospedale); viene riaperto nella serata della stesa domenica, dopo qualche ora di stop. Da lì in poi è il caos. Di Alzano e Nembro si è parlato tanto, meno invece della situazione che sta vivendo il più popoloso paese della zona, Albino (18mila abitanti), che ha raggiunto 145 morti nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 27 marzo.

"Le persone che ufficialmente sono morte per o con il coronavirus dai dati della Prefettura o Ats – spiega il sindaco Fabio Terzi – risultano essere 30, probabilmente pazienti ricoverati in ospedali, gli unici a cui viene fatto il tampone. I contagiati ufficiali sul territorio sono 160, ma sono certo quattro volte tanti, molti con sintomi leggeri". Rilevante è la diversità (quasi cinque volte tanto) tra statistiche e dati reali. Ma ciò che fornisce la misura del dramma che si sta vivendo ad Albino è la comparazione dei numeri relativi agli anni passati. Nello stesso periodo nel 2017 l’Anagrafe registrava 14 morti, 17 nel 2018, 24 nel 2019. Stando a questa linea di tendenza, quest’anno avrebbero dovuto essere 32.

"Per fortuna riusciamo a non aggiungere dolore al dolore. Nella chiesetta del nostro cimitero, infatti, riusciamo ad accogliere dignitosamente i feretri: in media 15-20 al giorno. Negli ultimi giorni abbiamo registrato una flessione nei decessi: uno o due al giorno, quando fino a venerdì erano cinque". Un trend che si riscontra anche a Nembro. "I decessi sono tre al giorno – fa sapere il sindaco Claudio Cancelli – mentre tra il 7 e il 13 marzo siamo arrivati a una media di 9". Cancelli ormai i dati di Ats non li guarda più: "Non riflettono la realtà. Siamo a 150 decessi, quando i morti per Covid-19 risultano 34".

Alzano Lombardo dal 23 febbraio al 27 marzo ha raggiunto "la cifra impressionante di 101 cittadini morti – afferma il sindaco Camillo Bertocchi – contro gli 11 dello stesso periodo dell’anno scorso. Il dato ufficiale di decessi per coronavirus ad Alzano diramati dalla Prefettura sono invece 24". "Quando tutto sarà finito e quando sarà il momento – conclude il sindaco di Albino, Terzi – si dovrà capire quali errori sono stati compiuti e chi ha sbagliato. Di certo, si poteva e si doveva fare di più".