Bergamo, 2 aprile 2020 - Bergamo piange un'altra vittima del coronavirus: si è spento Zaccaria Cometti, 83 anni compiuti lo scorso 7 gennaio, il portiere che all'Atalanta precedette la famosa 'figurina numero 1' Pierluigi Pizzaballa. Cometti è deceduto stamani nella sua casa di Romano di Lombardia, il paese natale, a causa di alcune complicazioni dovute al Covid-19.
Cresciuto nella Fiorita, società locale, fu in forza all'Atalanta dal 1957 al 1970, totalizzando 204 presenze e vincendo la Coppa Italia del 1963 senza giocare la finale col Torino il 2 giugno 1963 a Milano: 177 in campionato, 11 in Coppa Italia, 6 in Coppa Rappan, 4 in Coppa dell'Amicizia, 5 in Mitropa Cup e 1 in Coppa delle Coppe, il 14 ottobre 1963, nello spareggio di Barcellona con lo Sporting Lisbona (3-1 per i portoghesi) del primo turno dopo l'infortunio patito dal rivale nella gara di ritorno in Portogallo il 9 (stesso punteggio; 2-0 per i padroni di casa, invece, il 4 settembre a Bergamo) quando tra i pali, non esistendo le sostituzioni, c'era dovuto andare l'attaccante argentino Salvador Calvanese.
Cometti, dopo aver concluso la carriera a Trento ritirandosi nel 1972, tornò all'Atalanta come tecnico nelle giovanili dal 1975 al 1977 e fu quindi vice della prima squadra fino al 1990, da Titta Rota - allenando anche il grande rivale, tornato a fine carriera - a Emiliano Mondonico passando per Bruno Bolchi, Giulio Corsini, Ottavio Bianchi e Nedo Sonetti. La chiusura nel '92 da preparatore dei portieri, sotto Bruno Giorgi che aveva sostituito Piero Frosio, prima dell'avvento di Marcello Lippi in panchina.