MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Cortenuova, stop ad asfalto e cemento: “No al polo intermodale”

Il neoeletto sindaco si schiera decisamente contro il progetto: sacrificio da 350mila metri quadrati, non ci faremo ingolosire da compensazioni

Il neo sindaco di Cortenuova contrario ai nuovi insediamenti di logistica

Cortenuova (Bergamo) – Non ha fatto in tempo a prendere possesso del suo nuovo ufficio che subito si è trovato davanti la prima “grana del suo mandato: il progetto del polo intermodale da 350mila metri quadrati previsto sull’area agricola compresa fra la frazione di Santa Maria del Sasso e l’ex centro commerciale "Le Acciaierie".

Il neo sindaco di Cortenuova, l’avvocato Ambrogio Falchetti, sostenuto dalla maggioranza "Obiettivo Comune", ha subito chiarito la sua posizione in merito alla faccenda, dichiarando il "no" convinto dell’amministrazione comunale: "Il consumo di suolo fino ad ora non ha portato alcun vantaggio al nostro paese. Perché allora dovremmo essere favorevoli a questa nuova infrastruttura?".

Con l’ex maggioranza, la lista "L’Arcobaleno" rimasta alla guida di Cortenuova per 25 anni, il piccolo Comune della pianura orientale aveva aperto all’opera ponendo però, con due delibere del Consiglio comunale, alcune prescrizioni: fra queste la redazione, da parte della Provincia, di un piano d’area che certificasse la necessità di realizzarla a Cortenuova. Falchetti, invece, frena:

"L’area agricola su cui è previsto il polo intermodale – spiega – dovrà essere trasformata per permettere la realizzazione di questa piattaforma. Noi come Comune, sicuramente, non concederemo questa trasformazione. Dovranno prendersi la responsabilità di farlo gli enti sovracomunali. Non ci faremo certo ingolosire da opere di mitigazione e compensazione". Opere che, secondo il primo cittadino, in passato si sono rivelate un boomerang per Cortenuova. "Grazie all’ex centro commerciale (chiuso nel 2019, ndr ) – continua Falchetti – e con successivi altri interventi come il centro di distribuzione Md, il nostro Comune ha ricevuto tanto. Ciò, però, ha portato alla realizzazione di strutture come strade e scuole sovradimensionate. La loro gestione di fatto è insostenibile per la nostra struttura comunale".

La piattaforma, che è stata proposta da una società formata dal Gruppo Vitali e da Msc (uno dei più grandi operatori logistici al mondo), potrebbe però essere riconosciuta come opera di rilevanza nazionale. "A quel punto – evidenzia Falchetti – la decisione se farla o meno non spetterà certo al nostro Comune. E non potremo mai emettere una ordinanza per bloccare i camion. Spero che in tal caso venga veramente tutelato l’interesse pubblico".