
Centrale idroelettrica a Crespi d'Adda (De Pascale)
Crespi d'Adda, 17 settembre 2016 - Le turbine, dopo un silenzio durato vent’anni, erano tornate a funzionare a pieno regime già dalla scorsa primavera. E da ieri la centrale idroelettrica di Crespi d’Adda, “gioiello” di archeologia industriale ora in territorio comunale di Capriate San Gervasio e dal 1996 inserito nella prestigiosa lista Unesco dei luoghi “Patrimonio dell’umanità”, è anche aperta al pubblico a coronamento di un lungo e laborioso intervento di restauro conservativo. Un doppio traguardo, in attesa dei progetti di rilancio del luogo messi sul piatto dal Gruppo Percassi, raggiunto grazie all’impegno di Adda Energi, la società presieduta da Luca Gnali la quale, dopo aver acquisito gli spazi, ha messo mano a un investimento di oltre 3,5 milioni di euro.
Perché l'impianto sul fiume Adda, realizzato nel 1909 e spento in concomitanza con la progressiva dismissione dell’adiacente fabbrica tessile, nel frattempo aveva subito parecchie ed infauste traversie: non solo un fisiologico deterioramento, ma anche il furto, da parte dei soliti ignoti, di alcune apparecchiature e persino di una scala a chiocciola in ferro battuto. «Oggi però – ha sottolineato il sindaco di Capriate San Gervasio, Valeria Radaelli, intervenendo ieri alla cerimonia inaugurale – festeggiamo la restituzione alla comunità di un luogo di significativo valore simbolico. È la prima volta che accade dal 1996». Per l’occasione, l’evento è stato inserito fra quelli di punta del “Crespi days”, il calendario di iniziative che, fra escursioni al villaggio e spettacoli, prosegue fino a domani. Per ragioni di sicurezza, le visite alla centrale possono avvenire solo previa prenotazione (tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.crespidaddaunesco.org).
Adda Energi ha attrezzato la ex Casa del Custode affinché l’amministrazione comunale possa allestirvi un punto per l’ accoglienza dei visitatori. Sotto l’aspetto tecnico, come ha ricordato lo stesso Gnali, «la capacità produttiva dell’impianto varia in rapporto alla quantità di acqua disponibile, ma si attesta intorno ai 4,5 gigawattora annui immessi nella rete nazionale. A tornare in funzione sono state due delle tre turbine ammodernate. La sala macchine invece è stata concepita come uno spazio museale». Alla cerimonia inaugurale di ieri è intervenuta anche l’assessore regionale Cristina Cappellini: «Grazie a un’ottima sinergia tra pubblico e privato – ha sottolineato – restituiamo ai cittadini la centrale idroelettrica di Crespi d’Adda, un pezzo dell’affascinante storia di questo gioiello dell’archeologia industriale». Negli anni 2013-2014 la regione ha erogato 350 mila euro finalizzati alla riattivazione e all’apertura al pubblico della centrale idroelettrica e della casa del custode, per la manutenzione straordinaria del lavatoio e per l’allestimento di spazi di accoglienza turistica da parte del Comune di Capriate San Gervasio.