FRANCESCA MAGNI
Cronaca

Debutta in centro Tertulia caffè e bottega solidale

Offre i prodotti delle terre confiscate alle mafie, quelli del commercio equo. del laboratorio di pasticceria del carcere e di quello del legno Aeper.

di Francesca Magni

Debutta in galleria Fanzago “Tertulia”, il caffè e bottega solidale, firmato cooperativa Progetto 79, con vendita dei prodotti delle cooperative sociali e dei mercati alternativi. Aperta ufficialmente il 24 agosto, con orario ridotto dalle 8 alle 14.30 – in attesa della riapertura delle attività lavorative e delle scuole, che prolunghera l’orario di apertura dalle 7 alle 19.30 – la bottega offre ai propri clienti i prodotti delle terre confiscate alle mafie, prodotti del commercio equo e solidale “Colibrì”, il laboratorio del legno della cooperativa sociale Aeper, il laboratorio di pasticceria del carcere “Dolci sogni liberi”, l’olio biologico prodotto in Umbria e numerosi gadget dell’Associazione. La Cooperativa di produzione e lavoro Progetto 79 nasce da un sogno: verificare sul campo se i valori della solidarietà e dell’egualitarismo, di fatto abbandonati da tutti, siano effettivamente applicabili e compatibili con la corretta gestione di un’attività economica. La cooperativa ha aperto un’officina meccanica (dal 1979 al 1993) e ha operato nel settore dell’edilizia dal 1979 al 2017, anno in cui si è trasformata in una cooperativa sociale, per la gestione di servizi sociosanitari ed educativi, con attività finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di persone socialmente svantaggiate. Oltre alla vendita di prodotti tradizionali nostrani, Tertulia offre anche un servizio bar dove, oltre alle colazioni, i clienti possono scegliere tra un menù a base di pizza, piadine e panini, ma anche optare per la lista dei primi piatti, secondi piatti e gustosi taglieri. Inoltre, a disposizione dei clienti un angolo culturale, un salottino con annessa libreria a tema dove i ragazzi possono leggere e condividere la cultura.

"L’idea iniziale di Tertulia – spiega Antonia Zucchetti, socia della cooperativa Progetto 79 e ora dipendente – è stata di Benedetta, figlia del presidente della cooperativa, Antonio Galli, di ritorno da un viaggio in Sicilia intrapreso a seguito di letture, incontri e documentari sulle mafie e sulla legalità. Dall’idea iniziale alla sua effettiva realizzazione ci sono voluti due anni, tra la ricerca della location, del restauro e dell’arredo". Curiosando, con il termine Tertulia, in spagnolo si indica una riunione informale e periodica di persone interessate a un tema, per condividere idee e opinioni. "Speriamo – prosegue Antonia – che Tertulia venga conosciuto, capito e apprezzato e abbia modo di svilupparsi per poter completare il progetto con l’inserimento di persone svantaggiate. Questo percorso prevediamo di farlo tra qualche mese, dopo avere consolidato la squadra attuale".