
L’assemblea con i residenti degli alloggi pubblici
Bergamo, 1 febbraio 2019 - Torna a far discutere la situazione di degrado e abbandono delle case popolari di Aler e comunali nel quartiere della Clementina, a Bergamo. A fronte dello stato di conservazione scadente evidenziato in diversi caseggiati, i comitati degli inquilini delle case comunali chiedono un incontro con direttore generale, presidente Aler e assessore alla Casa di Bergamo, affinché si intervenga al più presto. Lunga la lista delle richieste: la sistemazione di una ventina di alloggi sfitti, l’avvio del programma di manutenzione ordinaria e straordinaria fermo ormai da oltre due anni, la riduzione del canone box almeno del 20% e delle 105 autorimesse vuote, rimaste sfitte dopo che dal 2009 al 2016 diversi assegnatari si sono rifiutati di stipulare contratti di locazione del solo box.
Molto sentita, dagli inquilini delle case popolari di via Rovelli 36/1-12, è la richiesta di un intervento sul sistema centralizzato di riscaldamento, sull’impianto di fornitura di acqua calda e sul sistema di contabilizzazione dei consumi. L’attenzione si pone anche sulla cura del giardino, con la relativa potatura di rami e chiome di diverse alberature, che dopo anni di noncuranza, ombreggiano gli edifici, sulla sostituzione delle vecchie lampadine, buona parte fulminate, dei lampioni situati negli spazi comuni. «È una vergogna – si fanno sentire i condomini delle case popolari Aler di via Rovelli 36 a-b e di via Tolstoj 6 – segnaliamo con la massima urgenza interventi di manutenzione da inserire nel programma annuale di manutenzione del patrimonio residenziale pubblico. In particolare, gli interventi interessano il rifacimento degli asfalti, la pulizia dei canali di gronda e la sistemazione di sette alloggi, attualmente sfitti».
Anche nella via Tolstoj 9-11, gli inquilini degli alloggi di proprietà comunale lamentano un pessimo stato del pavimento grigliato e drenante relativo agli spazi comuni, la sostituzione della coibentazione dei muri e degli infissi delle finestre e l’installazione di una barra elettrica che delimiti l’accesso al cortile dove sono presenti i posti auto assegnati ai condomini.