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Delitto Guerrisi. Dall’autopsia le prime risposte

Verrà eseguita questa mattina nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’autopsia sul corpo di Roberto Guerrisi, il...

Verrà eseguita questa mattina nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’autopsia sul corpo di Roberto Guerrisi, il 42enne operaio della Tenaris Dalmine residente a Boltiere, freddato con un colpo di pistola al volto sabato pomeriggio all’esterno della ditta Cb Car di Pontirolo Nuovo, in via Bergamo. A effettuare l’esame sarà il medico legale nominato dalla procura (pm Golluccio), Matteo Marchesi, che dovrà confermare se a uccidere il 42enne è stato un solo colpo, la distanza dalla quale è stato esploso, la traiettoria. I primi accertamenti avevano confermato la presenza di un proiettile sparato da un’arma di piccolo calibro, una 6,35, che aveva raggiunto l’operaio alla parte inferiore del volto, provocando gravi ferite interne che ne avevano causato la morte. In carcere dal 29 dicembre Rocco Modaffari - lo zio del fidanzato della figlia di Guerrisi - con l’accusa di omicidio volontario. Durante l’interrogatorio di convalida, Modaffari avrebbe fornito al gip Storto la sua versione dei fatti ammettendo di aver sparato e di averlo fatto per paura. "Ha reso dichiarazioni su quanto successo, rispondendo a tutte le domande" ha sottolineato l’avvocato Emanuele Occhipinti, legale del 58enne. Gli inquirenti attendendono anche l’esito degli esami dei Ris di Parma sulla pistola.

F.D.