ROCCO SARUBBI
Cronaca

Joy, uccisa a coltellate dal compagno. L’uomo non era capace di intendere e volere al momento del delitto

Lo ha stabilito il perito nominato dal gip. Il 45enne Aimiose Osarumwense, che ha ammazzato la donna nella loro casa dopo una lite a Cologno al Serio, potrebbe anche essere assolto perché non imputabile

Joy Omoragbon

Joy Omoragbon

Cologno al Serio (Bergamo) – Aveva ucciso a coltellate la sua compagna Joy Omoragbon, 49 anni, nigeriana: l’omicidio il 28 marzo. L’autore il compagno della vittima, Aimiose Osarumwense, 45 anni: l’imputato al momento dei fatti non era capace di intendere e volere. Lo ha stabilito lo psichiatra Massimo Biza, il perito nominato dal giudice delle indagini preliminari in sede di incidente probatorio. Per l’uomo, che si trova nella Rems di Castiglione delle Stiviere, è stato disposto il giudizio immediato.

Nell’udienza di oggi in Corte d’assise (presidente Ingrascì, a latere la collega Mazza) il pubblico ministero ha chiesto un’integrazione della perizia, affidata sempre al dottor Biza, per valutare la pericolosità sociale dell’imputato. Nel caso venga confermata l’incapacità, Osarumwense verrebbe assolto perché non imputabile.

Joy Omoragbon venne uccisa nel monolocale di via Donizetti a Cologno, dove da anni viveva con Aimiose. Quel giorno i due avevano litigato e l’uomo aveva afferrato un coltello e l’aveva colpita più volte al torace. Nel 2013 l’imputato era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio per via di un’altra aggressione alla compagna. In quell’occasione erano emersi i suoi disturbi psichici e gli erano stati prescritti dei farmaci. Finché il 45enne si è attenuto alle disposizioni dei medici, la sua situazione è migliorata. Ma nel dicembre 2023 l’imputato aveva perso il lavoro e aveva iniziato a mostrare nuovamente comportamenti strani, che avevano causato degli attriti con la compagna. In un paio di occasioni erano intervenute le forze dell’ordine, ma la donna non aveva voluto sporgere denuncia. La situazione è degenerata il giorno dell’omicidio.