Dalmine (Bergamo), 12 dicembre 2024 – Aveva ricevuto un divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale di Bergamo. Ma nemmeno questo aveva fermato una 39enne che aveva preso di mira il compagno con atti persecutori e violenze fisiche. E così il Gip ha previsto per la donna un aggravamento della misura cautelare con il divieto di dimora a Dalmine.
L’ordinanza è stata eseguita lunedì 9 dicembre dai carabinieri della locale stazione di Dalmine nei confronti di una donna del posto, incensurata, che era stata denunciata per la prima volta ad aprile dal compagno dopo una serie di maltrattamenti ai danni dell’uomo anche davanti alla figlia minore dell’uomo e del figlio minore della coppia. L’uomo era finito in ospedale, ma quello era solo l’ultimo episodio. Prima di allora aveva richiesto più volte l’intervento dei militari per sedare liti con la donna.
In seguito alla denuncia, si era arrivati al divieto di avvicinamento ma la 39enne aveva iniziato a mettere in atto un vero e proprio stalking, rendendo la vita impossibile all’ex compagno e costringendolo ad alterare le proprie abitudini di vita. La donna si presentava sul posto di lavoro, nei luoghi da lui frequentati nel tempo libero o presso l’abitazione dei suoi genitori, pedinandolo in più occasioni in auto sia in Dalmine che nei comuni limitrofi. A novembre, accortosi della presenza della donna che per l’ennesima volta lo stava seguendo a bordo della sua auto, l’uomo si è diretto al comando dei carabinieri di Dalmine per chiedere aiuto, ma, subito dopo essere sceso dal mezzo ed aver citofonato all’ingresso della caserma, è stato aggredito alle spalle dalla donna che lo ha colpito con schiaffi e pugni fino a che erano intervenuti i militari. Un episodio documentato dai filmati di videosorveglianza della stazione e finito di nuovo all’attenzione della Procura della Repubblica, che ha ottenuto dal Gip l’emissione del provvedimento del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai suoi familiari nonché al luogo di lavoro ed ai posti da lui frequentati con l’applicazione del braccialetto elettronico: stante, però, il mancato consenso dell’indagata, la misura è stata aggravata dal divieto di dimora nel comune di Dalmine.