"Beh, cosa vuole che siano 25 anni di attesa?", ironizza un residente, ex operaio in una ditta della zona. "Era ora – gli fa eco un altro abitante, meno disposto a scherzare –. Venticinque anni di attesa è pazzesco. Ma questa è l’Italia". Sono sentimenti opposti quelli che si vivono a Portiera di San Giovanni Bianco, un nucleo di case con una sessantina di abitanti, una sorta di enclave di San Giovanni Bianco, dopo aver appreso la notizia che finalmente, dopo 25 anni di attesa, a un quarto di secolo da quando arrivarono i primi finanziamenti ministeriali, la minuscola frazione della Val Brembana avrà la sua strada per la chiesa. Un’opera tanto desiderata, ma che ormai sembrava irraggiungibile. Anche perché i soldi erano arrivati nel 2000 ma erano finiti dopo 300 metri, all’incirca a metà percorso dal cimitero e dalla parrocchia. Che restavano così sempre lontani da raggiungere in auto.
Ora, però, sembra tutto fatto. "Ancora un mese – rivela il vicesindaco Marco Milesi – e il collegamento con San Pietro d’Orzio sarà concluso". Portiera, infatti, è parte di San Pietro d’Orzio, frazione di San Giovanni Bianco, distante in linea d’aria appena qualche centinaia di metri, ma per arrivarci in auto bisogna andare a Camerata, in centro a San Giovanni Bianco e poi risalire verso Piazzo. Così i defunti al cimitero sono lontani, la Messa della domenica anche.
Finora qualcuno andava a piedi, lungo la mulattiera. Tra circa un mese la tanto agognata strada, in parte asfaltata, in parte cementata, sarà conclusa. Parte sopra la frazione per arrivare in zona Grumo, vicino a San Pietro. Il primo pezzo, asfaltato all’incirca 300 metri, venne realizzato nel 2016-2017, poi i soldi finirono. E si è dovuto attendere fino ad ora. La comunità sarà più vicina alla sua parrocchia, ai propri cari, alle lezioni di catechismo dei ragazzi. Ma anche i servizi comunali saranno agevolati. La raccolta dei rifiuti e i bus scolastici verranno ottimizzati grazie al nuovo collegamento. La strada, inoltre, servirà anche in caso di emergenze, se dovesse interrompersi il passaggio sul ponte Brembo (utilizzato per raggiungere San Giovanni Bianco), magari per una piena del fiume.
Michele Andreucci