Come ci si aspettava, come voleva Palladino, come è tipico della casa, se il padrone di questa si chiama Adriano Galliani. Il Condor ha aperto le ali planando su Monzello con tre pezzi pregiati: il primo è Alessio Zerbin, sbarcato ieri sera a Linate e andato a casa dell’amministratore delegato per firmare l’accordo di 6 mesi in prestito dal Napoli. Oggi si presenterà per la prima volta nella sua nuova casa, dove ad attenderlo ci sarà chi ha pronto per lui il ruolo dove è stato schierato qualche giorno fa in Supercoppa: l’esterno a tutta fascia. Insieme a lui ci sarà anche Matjia Popovic, che ha scelto la Brianza per prendere contatto con il nostro paese e il nostro calcio. Era a Milano a inizio anno perché promesso sposo del Milan, quindi a Villa Stuart per il Frosinone via Napoli, infine ha scelto chi ha già dimostrato di essere il posto migliore per crescere. Monza gli farà vivere la quotidianità della prima squadra, non è da escludere che le prime sgambate arrivino però con la Primavera di Alessandro Lupi.
Anche perché, non c’è due senza tre, questa sarà la mattinata di Milan Djuric, atteso per visite mediche e firma, e chissà magari già per la prima sgambata a Monzello. Trentatré anni per 199 centimetri, 5 gol in campionato, fisico ed esperienza al servizio di una squadra apparsa un po’ troppo fragile al cospetto delle difese avversarie. Djuric abbraccia tutto quello che vuole e serve a Palladino, perché conosce la via del gol, perché è arma inedita per i calci piazzati, perché sarà colui che permetterà alla fantasia di Colpani e Valentin Carboni, solo per citarne alcuni, di trovare luce verso la porta.
Il sì è arrivato nella giornata di ieri dopo giorni di dialoghi con il Verona: gli ottimi rapporti tra i club ha facilitato la ricerca dell’accordo sulla base di un indennizzo più un bonus legato alla salvezza monzese. In tutto, poco più di un milione.
Michael Cuomo