di Michele Andreucci
Capire se e come sono cambiati i consumi di sostanze stupefacenti nell’anno appena trascorso durante il quale, a causa del Covid, le persone sono state sottoposte a un pesante stress psicologico, analizzando le acque fognarie del territorio. E’ l’obiettivo principale della sesta edizione della tradizionale campagna di monitoraggio promossa dall’Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo in collaborazione con Cogeide, la società che depura le acque di 16 Comuni della Pianura bergamasca, un territorio di circa 100mila abitanti (un campione significativo, a livello statistico), e con l’istituto Mario Negri di Milano che si occuperà di effettuare le analisi presso i propri laboratori.
Ieri sono partiti i prelievi al campionatore automatico collegato alla conduttura attraverso cui i reflui entrano nel depuratore di Mozzanica di Cogeide per poi essere depurati prima di essere scaricati nel fiume Serio. Il campionatore automatico per una settimana preleverà dei saggi per ogni 500 metri cubi di reflui che arriveranno al depuratore di Mozzanica: mano a mano verranno tutti congelati a meno 20 gradi per evitare che la materia organica comprometta le molecole delle sostanze stupefacenti che gli scienziati del Mario Negri andranno a ricercare. Spiega Enrico Coppola, presidente dell’Aga: "Quest’anno la campagna avrà una duplice valenza: fornire un nuovo monitoraggio biennale di quanta e quale tipo di droga si consuma: ciò fornirà indicazioni importanti su come tarare i nostri servizi per andare il meglio possibile incontro ai bisogni del territorio e, anche, se sia necessario apportare modifiche alla nuova norma regionale per il contrasto alle dipendenze recentemente approvata; la seconda è che ci aiuterà a comprendere come e se in tempi di pandemia da Covid sono cambiati i consumi di sostanze stupefacenti".
Tutte le campagne di monitoraggio compiute negli ultimi dieci anni hanno sempre evidenziato un aumento esponenziale dei consumi. In particolare per la marijuana, salito dal 2014 al 2017 del 48%, e dal 2017 al 2019 del 77%. Conclude Coppola: "Purtroppo da quello che abbiamo potuto verificare negli ultimi due anni, temiamo che non ci saranno cali. Speriamo comunque di essere smentiti". I risultati delle analisi sono previsti per la fine del mese di maggio. I risultati che deriveranno dalla campagna di monitoraggio consentiranno una proiezione attendibile su tutta la Bergamasca.