REDAZIONE BERGAMO

Due su dieci: la carenza di dirigenti alla Prefettura di Brescia

La Prefettura di Brescia soffre di una cronica carenza di personale, con solo due dirigenti, compreso il prefetto, su 10 previsti. Il Ministero è stato interpellato per i trasferimenti, ma la situazione è comune a molte prefetture.

Due su dieci. Prefettura senza dirigenti

Due dirigenti, compreso il prefetto, su 10 previsti. La carenza di personale, cronica ormai nelle pubbliche amministrazioni, grava sulla Prefettura di Brescia, in un momento in cui si trova a gestire la complessa partita dei numerosi arrivi di richiedenti asilo, oltre a tutto il lavoro in capo all’ente. "La carenza di organico è una situazione comune a molte prefetture", ha spiegato il prefetto Maria Rosaria Laganà (nella foto), in un incontro sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un caso Brescia, però, c’è: dovrebbero esserci infatti 9 dirigenti, più il prefetto, mentre, per ragioni diverse che si sono intrecciate, oltre a quest’ultima c’è solo la vicaria. Un altro dirigente sarebbe ancora in forza all’organico ma è stato nominato presidente della Commissione Profughi, per cui non è operativamente impiegato in Prefettura.

"La situazione di Brescia è nota al Ministero, insieme a Padova. È stato fatto un interpello per i trasferimenti, siamo in attesa dell’esito". Tutto il settore pubblico è in sofferenza: Inps, Inail, comparto giustizia, scuole, sanità. Dopo anni di blocco, i concorsi ora ci sono ma pochi si presentano e con la difficoltà a reperire affitti si è fermata anche la mobilità dal Sud. La carenza di personale accentua le difficoltà di chi è al lavoro, che deve sopperire al lavoro dei colleghi che mancano, incentivando l’esodo di chi può cambiare o andare in pensione. "La scommessa è come ripopolare la pubblica amministrazione – conferma Francesca Baruffaldi, segreteria Fp Cgil Brescia – perché di fronte a questo esodo e al mancato arrivo di giovanil’alternativa è la privatizzazione. In alcuni ambiti lo stiamo già vedendo, se pensiamo alla sanità, con buona pace dell’accessibilità dei servizi pubblici per tutti".

F.P.