VALMBREMBO (Bergamo)
A lezione di volo con i top gun dell’Aeronautica Militare Italiana. Centottanta studenti di alcune scuole superiori bergamasche stanno partecipando a un corso di Cultura aeronautica. Sono stati scelti loro perché Bergamo, insieme a Brescia, è la Capitale della Cultura italiana per il 2023.
In cattedra ci sono gli istruttori del 60° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana di stanza a Guidonia, che insegnano a volare ai piloti azzurri. È il regalo per i più giovani per il primo secolo dell’Aeronautica tricolore, compiuto il 28 marzo. Durante il corso gli allievi seguono un ciclo di lezioni teoriche in aula sui principi dell’aerodinamica, gli strumenti di bordo, la sicurezza di volo nonché cenni di meteorologia e controllo del traffico aereo.
Dalla teoria poi si passa alla pratica, a bordo di un Siai U-208, un quadriposto a elica utilizzato pure per trainare gli alianti con cui i pulcini dell’Aeronautica militare cominciano a imparare a diventare aquile. Ai migliori studenti è riservato il sedile di copilota. "Magari tra di voi potrebbero esserci i prossimi esploratori o turisti spaziali", è l’auspicio rivolto agli studenti dal generale di Squadra aerea Silvano Frigerio, comandante della Scuola dell’Aeronautica Militare.
Un’anteprima di quanto sperimenteranno presto gli studenti è stata proposta venerdì a esponenti e autorità civili e militari della provincia di Bergamo con un sorvolo in formazione comprensivo di decollo e atterraggio all’aviosuperficie di Valbrembo. Ad accompagnarli, tra gli altri, il colonnello Michele Cesario, comandante del 60° Stormo, il maggior Antonio Schifano, comandante del Gruppo Volo a vela del 60°, il maggiore Stefano D’Imperia e il tenente colonnello Carla Angelucci, la prima pilota addestratrice italiana dell’Aeronautica Militare e unica donna dell’Am con brevetti per elicotteri, aerei e alianti.
Daniele De Salvo