"Era ora". "Finalmente l’attesa è finita". Sono le frasi che negli ultimi giorni si sentono maggiormente pronunciare a San Giovanni Bianco e zone limitrofe dai residenti. La soddisfazione degli abitanti si riferisce alla nuova strada agrosilvopastorale di collegamento delle frazioni di Grumo e Portiera di San Giovanni Bianco, che è stata ultimata e verrà inaugurata stamattina alle 11, dopo ben 25 anni di attesa. Un traguardo che per gli abitanti rappresenta molto di più di un semplice miglioramento della viabilità: è un cambiamento destinato ad influenzare la vita quotidiana e la relazione con il territorio circostante.
L’infrastruttura, della lunghezza di 535 metri, era attesa già dal 2008, quando si avviò l’iter del progetto. Poi ostacoli economici e rincari dei materiali hanno portato fino al 2018, quando sono stati appaltati i lavori per un primo lotto da 300 metri, con una spesa di 177mila euro: i lavori per questo primo tratto si sono conclusi a novembre 2019. Le risorse economiche, però, non erano sufficienti per completare il collegamento, e di fatto hanno lasciato per anni una strada a fondo chiuso. Gli abitanti di Portiera, frazione storicamente isolata e raggiungibile solo attraversando il Comune di Camerata Cornello con un tortuoso percorso di 8 km, hanno quindi dovuto continuare a fare riferimento a sentieri e mulattiere nper raggiungere più rapidamente Grumo e San Pietro d’Orzio. L’ultimo tratto della strada è stato finanziato con un investimento da parte dell’amministrazione comunale di 61.400 euro e il percorso lo scorso mese di novembre è stato completato per tutta la lunghezza di 535 metri. La nuova viabilità soddisfa differenti necessità, non solo legate al mantenimento del territorio, ma anche ad esigenze sociali, culturali e di protezione civile. Spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di San Giovanni Bianco, Remo Veronese: "Gli abitanti di Portiera potranno raggiungere in poco tempo le frazioni di Grumo, Bosco e S. Pietro d’Orzio, senza dover passare per Camerata Cornello e il centro di San Giovanni Bianco. Questo significa meno chilometri, meno tempo perso e una maggiore integrazione tra le comunità".
Michele Andreucci