REDAZIONE BERGAMO

Evacuati per il tetto volato via, i disagi dureranno a lungo

Evacuati per il tetto volato via, i disagi dureranno a lungo

Con la scarica violenta di pioggia e vento ormai lasciati alle spalle, quello che rimane a terra è un senso di devastazione. Traspira dalle lamiere, dai pezzi di grondaia, dai legni ammassati sotto i balconi, dove i vasi di fiori sono inspiegabilmente rimasti ai loro posti. Come se la tromba d’aria che martedì mattina ha scoperchiato la palazzina di via San Giacomo a Cantù, avesse fatto un lavoro millimetrico. Una parte di tetto rimane pericolante, appeso e sporgente, che incombe su chi si volesse avventurare a passargli sotto. Pronto a cedere da un momento all’altro, come tutti i pezzi che lo hanno preceduto. Per questo motivo, le venti famiglie che abitano l’edificio al numero 20, sono state evacuate.

Una decisione di sicurezza che ieri non si era ancora risolta, e che promette di proseguire per qualche giorno, il tempo di rimettere in sesto l’intero tetto di un condominio. La stessa scena che presenta in via San Giuseppe, dove tre famiglie hanno dovuto abbandonare le loro case per lo stesso motivo: inagibilità dell’edificio, martoriato dalle raffiche di vento e scoperchiato. I primi a farne le spese, sono stati i pannelli ondulati, scagliati a metri di distanza, finiti a terra piegati e non più utilizzabili, adagiati sopra garage e piccoli edifici. Accanto a loro, travi di legno, pezzi di metallo, persino alcuni mattoni, tutti in fila a testimoniare la pericolosità di quella violenta parentesi di maltempo. Scagliati anche a cento, centocinquanta metri dal luogo in cui erano ancorati, parti di edifici ormai stravolti. I danni, certamente non lievi, devono ancora essere quantificati, ma intanto è prioritario il disagio delle numerose persone che hanno trovato alloggio temporaneo da parenti e conoscenti, o che sono stati collocati in alberghi, con l’aiuto dei servizi sociali del Comune di Cantù.

Pa.Pi.