Bergamo, carte false sui vaccini: indagati i genitori di una bimba

Alterazioni nella documentazione. L’avvocato che difende papà e mamma: "Volevano solo tutelare la piccola"

La donna non voleva vaccinare il figlio (Foto d'archivio Newpress)

La donna non voleva vaccinare il figlio (Foto d'archivio Newpress)

Bergamo, 4 marzo 2019 - Carte truccate per potere iscrivere la figlia all’asilo. Il motivo? La piccola, a quanto sembra, non era in regola con le vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica. Una coppia residente in provincia di Bergamo è finita sotto inchiesta con l’accusa di aver falsificato i certificati vaccinali della figlia di tre anni per poterla iscrivere a una scuola materna nel Lecchese. Sulla vicenda la Procura di Lecco ha aperto una indagine nella quale la coppia risponde di falsità materiale commessa dal privato in quanto avrebbero alterato le date sui certificati per iscrivere la piccola all’asilo. Il caso, a quanto pare, sarebbe venuto alla luce da controlli incrociati a campione, provvedimento introdotto con la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. Da queste verifiche, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, emergerebbe una mancata corrispondenza fra le date riportate nella documentazione prodotta dall’Agenzia tutela della salute e quelle inserite nel fascicolo presentato all’istituto.

A non corrispondere sarebbero la data del certificato e quella dell’appuntamento fissato per mettersi in regola. Arveno Fumagalli, l’avvocato che difende i genitori sotto accusa, ha spiegato che i suoi clienti hanno «cercato di posticipare il termine delle vaccinazioni per tutelare la figlia» dai presunti rischi che, a loro dire, la bambina potrebbe correre, in quanto c’è un precedente familiare e cioè «un danno grave e permanente da vaccino» riconosciuto a una zia (la sorella della mamma). Per via di tale precedente, su cui hanno chiesto all’Ats un consulto specifico senza ancora avere avuto risposta (questa, almeno, è la tesi sostenuta dal legale), avrebbero modificato le date. I due genitori hanno poco più di tre settimane per mettersi in regola. Se la piccola, entro il 27 marzo, non verrà vaccinata dovrà lasciare l’asilo.